Estate al Lazzaretto di Verona con Gek Tessaro e il suo teatro disegnato
Piano piano sono diventato un albero, rami, chioma, completo di tutti gli accessori.
I bambini si arrampicavano, giocavano e mi strattonavano, cadevano e risalivano cercando di raggiungere la cima.
Loro non se ne rendevano conto, ma continuavano ad abbracciarmi.
“L’albero dei cento cavalli”, Gek Tessaro, ed. Lapis, 2022
Per la XII edizione della Rassegna estiva di concerti e spettacoli 2024 organizzata dagli Amici del Lazzaretto di Verona, non poteva mancare l’acclamato ritorno dell’incantatore Gek Tessaro, con uno spettacolo ispirato al suo albo illustrato “L’albero dei cento cavalli”, ed. Lapis, andato in scena il 27 luglio. La leggenda vuole che la regina Giovanna I d’Aragona e i suoi cento cavalieri abbiano trovato riparo, durante un temporale, sotto le maestose fronde del millenario castagno, situato in Sicilia, alle pendici dell’Etna. Tessaro, abile disegnatore, in particolare di cavalli, non poteva non presentare un racconto visivo, un viaggio che rapisce grandi e piccini.
“Occorreva dunque trovare una soluzione, qualcosa che mi potesse proteggere e una zona franca, protetta, l’ho trovata con il disegno. Rompevo un vaso? Facevo alla svelta un disegnetto, copiavo un cavallo dall’enciclopedia, lo coloravo di marrone, e quando arrivava mio padre in collera, coi cocci del vaso in mano, per chiedere spiegazioni, guardava il disegno e mi perdonava. Diceva: “Questo ragazzo è un assassino ma sa disegnare”.
Una lavagna luminosa, i materiali e gli attrezzi pittorici, musica e la giusta atmosfera vicino al fiume Adige: come raccontare la biografia di un essere vivente che si stima possa esistere da quasi 4000 anni? (in realtà, secondo recenti studi del suo DNA, l’albero potrebbe avere all’incirca 2.200 anni) “Da secoli vivo”, per la regia di Tessaro e Lella Marazzini, è un viaggio al contrario, dal punto di vista dell’infinito albero che ha visto cambiare gli esseri umani e il mondo, il cielo e il linguaggio, le culture e le lingue, ha visto e sentito tutto, senza giudizio, fedele unicamente a se stesso, senza muoversi di un solo passo. E allora ecco compiersi l’atto creativo sotto gli occhi del pubblico, rapito dalla linea che nasce e, instancabile, crea sorprese inaspettate: guerre puniche e non solo, uomini che lottano e si contendono territori, l’eruzione dell’Etna, Garibaldi e la sua impresa e tutto ciò che è esistito intorno. Un seme che ha attraversato la storia, dichiarato dall’UNESCO Monumento messaggero di pace. La tecnica dell’autore e illustratore è sempre magistrale, disegna anche con entrambe le mani, nascono simmetrie che non ci si aspetta, appare l’ultimo punto e nasce un perfetto ritratto di un uomo, dotato di carattere e personalità. Lo spettacolo è un gioco di illusioni, erede dei burattini e degli itineranti, dotato di forza immediata e coinvolgimento, vero e potente.
La Rassegna al Lazzaretto di Verona prosegue per il mese di agosto con i seguenti eventi:
10/08 Quartetto Gibli LE PIÙ BELLE COLONNE SONORE DEI FILM DI MIYAZAKI
24/08 Genny and the Lonesome Boys Bluegrass americano
31/08 Ulula, Camilla Baraldi, Francesco Ceriani, Afra Mannucci ULULA CANTA LUCIO DALLA omaggio a Lucio Dalla
Silvia Paganini