Estate 2021: i nostri libri da a-Mare
Ed eccoci al nostro appuntamento consueto con i libri che abbiamo amato e che vi consigliamo di leggere sotto l’ombrellone.
Eva Baltasar scrive “Boulder” (nottetempo, 2020, pp. 116, euro 15), una storia lacerante, che si insinua dentro, straziando le budella violentemente, per poi improvvisamente fermarsi a lasciar riprendere fiato. È il racconto di una vita – che poi diventano due e ancora tre per poi ritornare a essere una – immersa nell’acqua come una roccia, come un boulder appunto, isolato, ermetico e solo; ma che non ha paura di scontrarsi con la violenza del vento, delle onde e della vita: come la protagonista del racconto, Boulder, cuoca su navi mercantili, solitaria e persa nel mondo, dopo aver abbandonato tutto.
“L’isola che non c’era” (Il ramo e la foglia edizioni, 2021, pp. 156, euro 15), titolo che inevitabilmente trasporta la nostra mente in nuove terre, è un romanzo di Leonardo Bonetti. Il giovane Leo, osservatore e avventuriero, si identifica come il classico personaggio senza un passato, incastrato in un presente fatto di automatismi e con scarse aspettative per il futuro.
In questo romanzo “I Cinocefali” (Voland, 2020, pp. 400, euro 20, traduzione italiana e postfazione di Anna Zafesova), l’autore Aleksej Ivanov sembra voler raccontare soltanto l’enigma dei lupi mannari e dei cinocefali, romanzando la storia con contorni a volte sentimentali; ma, immergendosi in un’attenta lettura, ci si ritrova in un libro storico dove si toccano i tanti e svariati aspetti – dalla campagna, alla chiesa e al mistero – e in cui si approfondiscono tematiche legate alla storia stessa della Russia e in particolare quei contesti socialmente più poveri e provati, attraverso una novizia – a tratti eccessiva – di particolari e approfondimenti che ci presentano una Russia contemporanea, diversa da quella che conosciamo.
Leggendo “La spiaggia degli affogati” (Ponte alle Grazie, Collana Scrittori, pp. 492, euro 18,50) vi affezionerete sicuramente a Leo Caldas, un personaggio dal carattere riflessivo e un po’ schivo, dotato di un acuto ingegno. L’autore, Domingo Villar, con la tecnica del sommario, ritmando il racconto e costruendo un leggero passaggio fra i vari episodi, ci accompagna con la sua scrittura brillante in una crime fiction, incuriosendo e invogliando il lettore, non tanto con colpi di scena a effetto, quanto con la suspense sottile che viene dalla curiosità di scoprire cosa si cela dietro la morte di Justo Castelo e il naufragio, dodici anni prima, dello Xurelo.
“Hagard” (L’Orma Editore, pp. 176, euro 15, traduzione di Marco Federici Solari) di Lukas Bärfuss è un mistero senza soluzione, ricco di dettagli, colmo di particolari che sembrano portarci al nocciolo della questione, alla verità. Ma una sola verità non esiste, ognuno ha la sua, ognuno ha le sue motivazioni. Possiamo solo cercare le nostre e non fermarci a pensare quando il nostro coniglio bianco ci passerà davanti. Questa volta non sarà troppo tardi. È lui un pazzo? Sono io un pazzo? Nessuna risposta.
Esordisce così Jude Ellison Sady Doyle nel suo “Il mostruoso femminile. Il patriarcato e la paura delle donne” (Tlon, 2021, pp. 304, euro 18). Che siano di bellezza letale o di bruttezza intollerabile, dice Doyle, ogni loro caratteristica minaccia l’uomo, e pertanto bisogna difendersi. Dalla personificazione biblica della donna come regina della lussuria, che annuncerà la fine dei tempi nell’Apocalisse di Giovanni, al biasimo di uomini di fede come Tommaso d’Aquino che scrisse “Se non fosse per la loro capacità di dare alla luce figli, Dio avrebbe commesso un errore a crearle”.
Fabrizio Benedetti nel suo libro “Il cacciatore di ricordi. Quattro casi gialli per un neuroscienziato” (Mondadori, 2021, pp. 239, euro 18) in modo estremamente appassionante racconta il suo lavoro di detective. Partendo dai dati a disposizione, le sue indagini, narrate con uno stile semplice e lineare, nonostante la complessità degli argomenti trattati, sono ricche di emozioni, intuizioni e svelano le sfumature non solo della mente, ma soprattutto dell’animo umano.
Liliana Nechita nella sua “L’imperatrice” (Fve Editori, 2021, pp. 187, euro 15) ci porta alla scoperta di un mondo antico, rurale, cadenzato da piccoli rituali lontani dalle logiche politiche e urbane che forse oggi in pochi conoscono e alcuni, forse, rimpiangono. La Nechita fa raccontare quel mondo a Olga, contadina a capo di una famiglia matriarcale e detentrice di antichi saperi. Una donna forte, risoluta che, se solo avesse studiato, sarebbe diventata un’imperatrice ma che gli eventi della vita hanno relegato in una casa dove, nonostante due mariti e cinque figli, vive da donna sola.
“Visa transit” (2020, pp. 136, euro 27) del fumettista francese Nicolas de Crécy, è una graphic novel pubblicata dalla Eris Edizioni, il primo di due volumi che narra il lungo viaggio dell’autore e di suo cugino Guy a bordo di una vecchissima Citroën Visa. Durante l’estate del 1986, poco dopo il disastro nucleare di Chernobyl, nei dintorni di Parigi, mentre la vecchia Citroёn dello zio ammuffiva tra i fiori di un cortile, Nicolas e Guy decidono di intraprendere un viaggio, una sorta di “crociera on the road”, trasportati dalla loro Visa e accompagnati da una biblioteca costruita sul lunotto, come estensione della loro vita comoda e casalinga, con scaffali di cartone e puramente decorativa.
Il 7 maggio 1824 fu una data significativa per Vienna e per la Musica. In quel giorno venne eseguita per la prima volta la Nona Sinfonia di Beethoven al Teatro am Kärntnertor. Questo componimento divenne poi famoso in ogni angolo della terra, soprattutto l’ultimo movimento, con il coro che canta i versi dell’Inno alla Gioia composto da Friedrich Schiller. Questo è l’evento attorno al quale prende forma il romanzo giallo di Oliver Buslau “La sinfonia di fuoco. La congiura della Nona di Beethoven” (Emons, Gialli Tedeschi, pp. 472, euro16) nella traduzione di Rachele Salerno.
“Energia per la gente. Il futuro di un bene comune” (Castelvecchi, pp. 175, euro 16) è il libro scritto dal professore di Energy Management dell’Università Sapienza di Roma, Livio de Santoli. L’autore cerca di spiegarci come oggi l’uomo non possa fare a meno dell’energia e come questa abbia una qualche connessione con la trasformazione ecologica, sociale e culturale, che il mondo vive in particolar modo negli ultimi anni (e non solo). Inoltre, sottolinea l’importanza della musica come strumento di funzione sociale, intesa come selezione dei contenuti della società, ma anche come capacità di influenzare i contesti sociali.
Ron Rash, scrittore che negli USA è considerato un classico della letteratura del Sud, ha pubblicato nel 2002 “Un piede in paradiso”, arrivato solo ora in Italia grazie a La Nuova Frontiera (2021, pp. 256, euro 16,90). Oconee, piccola contea agricola degli Appalachi, Sud Carolina. Anni ’50. Holland Winchester, eroe di guerra e testa calda, scompare. La madre è sicura che sia morto perché, il giorno della scomparsa, ha sentito degli spari provenire dalla fattoria vicina. Starà allo sceriffo, Will Alexander, stabilire i fatti e ritrovare Holland Winchester, vivo o morto. I sospetti ricadono da subito su Billy Holcombe e sua moglie Amy, presunta amante di Holland.
“Müchela, Iena” (Edizioni Spartaco, Collana Dissensi, pp. 176, euro 12), di Vincenzo Trama, è un romanzo di formazione che ci catapulta con violenza nei ricordi dell’adolescenza, in particolare di coloro che l’hanno vissuta negli anni ’90. Rimanda alla chiosa del film cult ‘Stand by me’: “I never had any friends later on like the ones I had when I was twelve. Jesus, does anyone?” È un’ode a quell’età dorata, seppur a volte problematica, vissuta con voracità e alla quale spesso in età adulta guardiamo indietro con nostalgia: “Oggi è solo un completo sgualcito e incolore: ma chi, da adulto, non lo è?”
“Due Case” di Aldo Germani (Morellini Editore, 2020, pp. 310, euro 15,90) è un elogio al rimpianto, per ciò che si è perso, per ciò che sarebbe potuto essere, per ciò che potrebbe forse ancora essere. L’amarezza è la protagonista indiscussa, che trapela da ogni pagina, da ogni dialogo tra i personaggi, ma raggiunge l’apice nell’esposizione dei pensieri di Nina, che a sua volta rappresenta la prima vittima delle scelte sbagliate. Il linguaggio utilizzato dallo scrittore è reale e schietto, tanto da rendere profondamente vive le vicissitudini dei personaggi, al punto di far sentire al lettore l’odore della paura di Gae, dopo la cattura quando, rimasto solo, comprende che nessuno dei compagni tornerà a liberarlo.
La Regina del jazz: Billie Holiday. La “prima e autentica jazz singer”, un timbro particolare e inimitabile e una voce definita un vero e proprio strumento musicale. Ma cosa si nasconde dietro al sua grande successo? Cosa si nasconde dietro la vita di quella che fu la prima cantante di colore a cantare al Metropolitan? In “Billie Holiday. La vita e la voce” (Carocci, pp. 151, euro 19), Guido Santato ricostruisce i momenti cruciali della vita di Lady Day, sovrapponendo la sua biografia all’ autobiografia ufficiale che la Holiday scrisse con il giornalista William Dufty e pubblicata nel 1956, Lady Sings the Blues.
Chicca Maralfa ha una scrittura che istilla curiosità. Il mondo contemporaneo e il mondo dei media viene analizzato con uno sguardo attento, grazie anche all’ottimo background professionale della scrittrice. “Il segreto di Mr Willer” (Les Flâneurs, pp. 278, euro 16), ha un protagonista forte: è un influencer che utilizza il portale Twitch, per diffondere contenuti vari attraverso il suo canale intitolato Babilonia.
Buone vacanze e buona lettura!
Marianna Zito