Esce oggi “La rivoluzione del giorno prima”, il nuovo album dei Ritmo Tribale
Oggi, 17 aprile, esce “La rivoluzione del giorno prima”, il nuovo atteso album dei Ritmo Tribale, dopo più di dieci anni di assenza, per Bagana. La band milanese, formatasi nel 1984, comprende nella formazione attuale Andrea Scaglia (voce, chitarra), Fabrizio Rioda (chitarra), Andrea Filipazzi (basso), Luca Talia Accardi (tastiere), Alex Marcheschi (batteria). Con questo nuovo lavoro, già anticipato da tre singoli, si riconferma l’energia e la potenza del loro modo di fare rock attraverso le nove tracce.
Il disco parte con un “Intro” che vede la voce di Gian Maria Volonté in uno estratto audio (“Repressione è civiltà”) del film “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto” del 1970 diretto da Elio Petri che parte con “l’uso della libertà minaccia da tutte le parti i poteri tradizionali, le autorità costituite…” prima che inizi la musica con il piano e il sax e rumori in sottofondo di macchine, gradualmente entrano anche voce e chitarra che citano versi di “Autunno”, penultimo brano del disco, ma ultimo con tutta la band, di cui parleremo a breve: “tanto lo sai che di me non ti puoi fidare”.
“Le cose succedono” uscì nel maggio 2018 come singolo ad anticipare questo disco, un brano potente e trascinante, con un testo molto chiaro sulle intenzioni, è importante vivere “io non voglio vivere in provincia di me, io non voglio vivere in memoria di quello che poteva essere, ma non è stato, io non voglio vivere come fossi mai nato”.
“La rivoluzione del giorno prima” uscì come secondo singolo a dicembre 2018, un ritmo e sound più acustico, un testo potente, che rievoca memorie sbiadite, ma che nel ritornello si rievoca la figura di Lazzaro “alzati, cammina, questa e la rivoluzione del giorno prima” ovvero il momento decisivo in cui non è ancora troppo tardi; a metà la canzone cambia e svolta verso una risoluzione più distorta e ripetendo un solo verso “solo per i tuoi occhi”.
“Resurrezione show” è il brano più lungo del disco, quasi sette minuti, uscito come terzo singolo a giugno 2019. Il brano è la cover, altrettanto lunga, dei londinesi Killing Joke (titolo originale “Death & Resurrection Show”) con testo riadattato in italiano, che vede protagonista la chitarra distorta e il clima cupo, con voce in mono-tono sulle parole delle strofe che poi ha occasione di sfogarsi ruggente nel ritornello.
“Milano muori” parte subito forte, parla di una cospirazione contro la città, nel volerla radere al suolo “ho attraversato Milano con una bomba nel cuore” mentre nel ritornello arriva la confessione “amo tanto questa città tanto che vorrei morire” incalzata dai cori che esaltano il tiro della canzone.
“Jim Jarmousch” si riferisce al musicista, regista, sceneggiatore statunitense dalla chioma bianca corta e folta, tanto che il ritornello, giocoso, quasi uno slogan, dice “voglio i capelli di Jim Jarmousch”, le strofe sono, di contrasto, veloci e mono-tone, cosa che rende l’insieme molto originale, così come il finale ruggente.
“Cortina” ha una struttura costante, con il riff distorto di chitarra in sottofondo come riferimento, e con la voce, che, versatile, si occupa di dare le varie sfumature al brano, che ha un testo pungente: “ma se l’anima brucia basta un’aspirina a Cortina” e ancora ”quello che condanna gli innocenti può salvare i colpevoli”, il finale ha una vena elettronica data delle tastiere.
“Autunno” inizia con il flauto traverso per poi prendere il ritmo con un basso potente, tastiere psichedeliche e chitarra acustica, il ritornello ha versi mordenti: “ti infilerò paletti nel cuore per farti innamorare e poi scordarmi di me” con cori efficaci.
“Buonanotte” riprende un brano con testo di Edda (Stefano Rampoldi) già pubblicato sull’album “Mantra” del 1994 e conclude il disco con un arrangiamento pianoforte e voce, una splendida interpretazione che dà modo alla voce roca e duttile di Andrea Scaglia di usare tutti i colori e le potenzialità interpretative: “tanti sogni d’oro ai fantasmi che io adoro, che cercano me e vogliono anche te, come in adorazione.”
Un disco con una resa sonora e vocale davvero di grande impatto che segna il grande ritorno dei Ritmo Tribale. E non vediamo l’ora che riprendano i concerti per poter ascoltare questi brani dal vivo.
Roberta Usardi
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