Esce oggi “How” l’album di debutto dei Dueventi
Oggi, 19 giugno, esce per Murmur Music / The Orchard “How”, l’album di debutto dei Dueventi, un progetto di musica elettronica dalle sonorità abstract hip hop, IDM, modern jazz e art rock. La formazione comprende Davide Fasulo (piano, synth, drum-machine, campionamenti, voce, strumenti vari), Fabio Arcifa (chitarra, synth, drum-pad, strumenti vari), Filippo Orefice (sax, clarinetto, flauto traverso, synth, percussioni), Meike Clarelli (voce, basso).
“How” è un disco di ricerca, di esperimenti e improvvisazioni che hanno trovato una strada interessante, a volte ipnotica, a volte evocativa, in cui niente è scontato. Un ascolto ricercato e pieno di idee ed evoluzioni, non forse immediato, ma che attrae e travolge canzone dopo canzone. Difficile rendere a parole tutto ciò che ha in sè questo disco, tenteremo di sintetizzare alcune caratteristiche di ogni brano, tenendo presente la commistione di stili e di sonorità che si amalgamano.
“Melting frame” si muove tra ritmi trip hop e sonorità jazz con un momento di intermezzo tra archi e fiati, “Everyday” secondo singolo estratto, conquista con la melodia, con la voce a tratti armonizzata con una seconda voce più bassa a dare ancora più corpo alla timbrica bellissima di Meike Clarelli, adagiata su un arrangiamento sognante, “Eleonor Rigby” (Rip Version) dei Beatles trova un’interpretazione notevole a livello musicale e vocale, minimale nell’arrangiamento, con principalmente chitarra e sax ad accompagnare la voce fino a uno sviluppo più articolato e raffinato, “How” è un brano altamente sperimentale che inizia con vari rumori che vanno a formare un pattern sonoro per la voce, che entra mono tona per poi evolvere verso una sequenze di note più variegate, “Everything can change” è un brano dal sapore jazz che prima ammalia lento e poi si evolve in ritmi frenetici, “I left” è un lento gustoso che lascia spazio a bellissimi cori e a un’impronta rock, “Haiku” ha un sound che porta l’ascoltatore “altrove”, mischiando diverse influenze, dal lento soffuso all’elettronica dance.
“Struggle” è il primo singolo estratto, con ospite alla batteria acustica Youssef Ait Bouzza: un’atmosfera ipnotica che vira poi verso il rock lasciando alla chitarra pieno sfogo insieme ai fiati, seguendo l’incessante giro di basso, “Before” è un brano di effetto, lento, in cui la voce piena e potente di Meike avvolge completamente, “Monkeys revenge” ha un inizio prorompente con un giro di sax, per poi lasciare spazio agli altri strumenti e alla voce, in dinamiche e ritmiche in continua evoluzione, “Did I know you” inizia e finisce in modo intimo e soffuso con armonizzazioni vocali, ma che racchiudono nel mezzo un’atmosfera che mischia elettronica a jazz.
Roberta Usardi
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