“Eliete – La vita normale” di Dulce Maria Cardoso
“Eliete – La vita normale”, scritto da Dulce Maria Cardoso per la Voland, (Collana Amazzoni, 2020, pp. 261, euro 17) è la storia di una donna ordinaria, con una famiglia ordinaria che vive – o meglio subisce – una vita ordinaria. Zero colpi di scena. Niente emozioni. Solo un giorno che si accavalla a un altro e un altro ancora. Giorni in cui Eliete cerca di stabilire un contatto con due figlie che sente lontane anni luce, un marito che sembra non accorgersi nemmeno che esiste, una madre che non l’ha mai capita e che lei non ha capito e una nonna malata di Alzheimer che vorrebbe tanto saper gestire meglio.
Il malessere di Eliete nasce dal suo sentirsi scontata e senza sogni. La sua vita normale trova origine proprio dal suo non aver sognato mai nulla di particolare, accettando tutto con scostante rassegnazione. È così che Eliete diventa invisibile agli occhi di chi la circonda ed entra nel tunnel di chi sceglie di non scegliere. Subisce appunto. Fa ciò che è giusto. Niente di eccezionale. Solo ciò che è doveroso, per anni, una vita quasi. Poi decide che se dal tunnel non poteva uscire, poteva almeno arredarlo. La sua via di fuga si chiama Tinder, ed è nei meandri di internet che Eliete decide di vivere una seconda vita, ed è solo fingendo di essere un’altra che ritrova se stessa e capisce che, forse, non è poi nemmeno così tanto male.
Il libro, tradotto in italiano da Daniele Petruccioli, è un racconto delicato che ci porta a conoscere così bene Eliete che vorremmo tirarla fuori dalle pagine per abbracciarla e farla sentire meno sola.
Sara Pizzale