“ELENA DI SPARTA” di Loreta Minutilli
Elena di Sparta di Loreta Minutilli (Baldini+Castoldi 2019, pp. 189 euro 17) è un libro che attrae a prima vista, che si affronta senza timore e senza alcuna riserva, con la sicurezza di incontrare una bella storia. Eppure su Elena di Sparta esiste già un’immensa letteratura, sappiamo tutto di lei, della sua sconvolgente bellezza e della sua presunta superficialità d’animo, sappiamo che è stata stuprata giovanissima da Teseo per poi andare in sposa a Menelao prima e a Paride, figlio di Priamo re di Troia, poi. Sappiamo che a causa sua c’è stata la guerra di Troia conclusasi con l’inganno di Ulisse, ma forse, e senza forse, poco o niente sappiamo di lei donna, dei suoi stati d’animo, dei suoi dolori, dei suoi tormenti, del suo desiderio di libertà.
Il libro di Loreta Minutilli ha l’altissimo merito di dar voce, e che voce, a un personaggio solitamente silente. Accogliendo la tesi omerica del ritorno di Elena a Sparta e della riconciliazione con Menelao, in un narrato che trova nella fine il suo inizio, la bellissima superba Elena si confessa in prima persona, facendo assurgere la sua storia a storia universale di tutte le donne, in ogni tempo e in ogni luogo, lo stupro subito in giovanissima età è storia di ieri e di oggi, è bestiale orrore senza limiti temporali, i pensieri di Elena che, oltre a essere la donna più bella del mondo, era per mitologica credenza figlia di un dio, sono pensieri e desideri di ogni donna da sempre e per sempre. Ogni pagina di questo libro ci appare incantevole e superba, le parole scorrono con una tranquillità dolce e fanno dimenticare il contesto storico o di leggenda trasportando il lettore senza artifici e senza inganni letterari in un tempo che non è più tempo, ma che è ieri ed è oggi, attuale e veritiero come una puntuale cronaca quotidiana, che condanniamo quando ci racconta di violenze, che applaudiamo quando ci parla di libertà.
Francesco De Masi