“Elbrus”: l’umanità del futuro nel romanzo di Giuseppe Di Clemente e Marco Capocasa
Come sarà l’umanità nel futuro? La Terra sarà ancora un luogo vivibile? Domande a cui non è possibile avere certezze, ma si possono ipotizzare diversi scenari, ad esempio scrivendo un romanzo di fantascienza. Ed è proprio quello che hanno fatto Giuseppe Di Clemente, scrittore e appassionato di astronomia e fantascienza, e Marco Capocasa, antropologo molecolare qui al suo esordio nella narrativa pubblicando “Elbrus” (Armando Curcio Editore, Collana Electi, 2020, pp. 314, euro 16).
La trama
Anno 2155, Tallin, Estonia. Un rinomato stilista, Andrus Solokov, si trova sulla terrazza di un alto palazzo in preda al delirio. Rischia di cadere e per questo la polizia interviene per scongiurare la tragedia. Intanto, in un altro luogo della città il giovane Lubomir fatica a dormire, continua ad avere incubi molto vividi e non c’è farmaco che gli dia tregua.
Anno 2113, Trondheim, Norvegia. Il giovane genetista e professore universitario David Dunn viene contattato dall’EASA, ovvero l’European and Asian Space Agency, con la proposta di diventare il responsabile di un progetto scientifico molto importante.
Sempre anno 2113, Sistema della stella [Ljuhr]. Una nave spaziale con a bordo degli alieni viene colpita inaspettatamente da meteoriti, provocando gravi danni; l’unico modo per salvarsi è inviare un messaggio al pianeta più vicino, sperando che possano giungere in tempo i soccorsi.
Tre storie diverse, ma destinate a unirsi. Il punto di ritrovo verso cui le storie confluiranno a tempo debito sarà il monte Elbrus, la vetta più alta del Caucaso.
“La coscienza. Meraviglioso meccanismo dell’anima che ha i suoi automatismi, una catena di causa-effetto da cui non si scappa. I più lungimiranti imparano a conoscere se stessi a tal punto da sapere in anticipo perfettamente quale sarà il proprio stato d’animo qualora decidano di prendere l’una o l’altra decisione, trovandosi in questa o in quella situazione.”
Fino a dove può spingersi la scienza? La riflessione oltre la storia
“Elbrus” è un romanzo imprevedibile, che permette al lettore di addentrarsi in diverse vicende, sentendosi vicino ai personaggi e alle loro scelte. Ogni storia affronta importanti e attuali tematiche partendo dalla realtà di oggi. Ad esempio, gli effetti del riscaldamento globale, che nel romanzo hanno portato la Terra a essere quasi invivibile. Come farà l’uomo del futuro a sopravvivere se non mettersi a cercare alternative su altri pianeti?
“Elbrus” risulta essere una lettura appassionante, grazie a uno stile che mescola efficacemente informazioni tecnico-scientifiche (in modo semplice e comprensibile) alla storia vera e propria, che mischia la fiction alla scienza, ipotizzando avvenimenti e scoperte succulente e senza precedenti, anche se che vanno a scontrarsi con l’etica. E a questo punto la domanda è una sola: fino a che punto l’uomo oserebbe arrivare per amore della scienza?
Roberta Usardi
Desideriamo ringraziare Roberta Usardi e Modulazioni Temporali per la bella recensione e per lo spazio dedicato al nostro Elbrus. Per chi volesse discutere con noi der romanzo, può scriverci direttamente in questa pagina oppure sulla pagine Goodreads, Medium o Facebook del libro.