“Doppio Circuito – Cantieri d’arte design e artigianato” a Scandicci
Ricorda Hal di “2001 Odissea nello spazio”, il grande monolite , perché come Hal oltre che la forma può avere anche il suono, basta attaccarci una chitarra, una pianola, un qualsiasi strumento o anche in microfono e il monolite si anima, con la voce o con le note che il passante vuole dargli. Ricorda Hal il grande monolite posto alla fermata della tramvia di Villa Costanza a Scandicci, comune alle porte di Firenze, punto di passaggio dell’intera regione, stazione di posta all’intersezione tra paesaggio urbano, autostrada del sole, superstrada a tramvia. E dal grande monolite, opera di David Casini, in collaborazione con Powersoft la strada si dipana verso quel processo produttivo ed espositivo che è Doppio Circuito – Cantieri d’Arte, Design e Artigianato a Scandicci (Firenze) sino al 25 aprile – messo in piedi oltre che da Casini, da Claudia Losi e Sabrina Mezzoqui, artisti italiani di profilo internazionale, conosciuti per l’eterogeneità dei linguaggi espressivi, la rarefatta poeticità delle opere e per la loro disponibilità alla relazione e al dialogo. L’arte dunque che si unisce ai processi produttivi delle aziende di Montelupo e Scandicci per la realizzazione di opere multiple ma nello stesso uniche ed irripetibili. L’obiettivo di Doppio Circuito è proprio quello di un dialogo, pienamente riuscito, tra arte, artigianalità, processi produttivi e territorio, tale da immergere il visitatore o anche il semplice passante nelle atmosfere manifatturiere, nella genesi dei vari prodotti, siano essi vetro o creta, ceramica o pelle, per stupire, far apprezzare e spingere a tramandare una storia che si perde nella memoria per farla continuare nei tempi a venire.
Stefania Meo