“Disobbedire alla mente errante. Defusione cognitiva a mediazione sensoriale” di Vincenzo Di Spazio
“Chi o cosa genera il dolore dentro di noi?”
“Disobbedire alla mente errante. Defusione cognitiva a mediazione sensoriale” (Spazio Interiore, pp.107, euro 9) è la raccolta di cinquanta brevi testi – in realtà dei veri e propri biglietti – ora banali ora profondi e qui riprodotti nella scrittura originale, che corrispondono a cinquanta casi clinici reali. Su questi biglietti i pazienti hanno scritto ed esposto le motivazioni del proprio malessere – rabbia, tristezza, dolore, senso di colpa e tanto altro – per invertire l’emozione negativa e, infine, liberarsene; mettendo così in atto una tecnica ideata dall’autore Vincenzo Di Spazio, denominata Defusione Cognitiva a Mediazione Sensoriale (DCMS) che unisce parola, voce, principio di causalità ed emotività: una tecnica che aiuta l’individuo a dimenticare per continuare a sentirsi vivo.
Come Alberto Giovanni Biuso spiega nella sua introduzione, Vincenzo Di Spazio da anni si dedica allo studio di un enigma “sulla base di una consapevolezza fondamentale: che l’umano sia tempo incarnato (embodied time) e che ogni evento di questa nostra vita si installa nel corpo mente sino, a volte, a stimolare le persona, facilitando così la malattia e infine la morte”. Ogni evento traumatico condiziona la vita della persona ma non solo quella, anche la reattività emotiva, la risposta somatici, la postura e anche la visione della vita stessa.
Allora quale è il nostro compito per rendere la nostra esistenza meno faticosa e meno penosa? La parola chiave è disobbedienza e la troviamo all’inizio di ogni capitolo di questo piccolo manuale, per arrivare a una nuova visione della nostra vita attraverso l’azione.
Marianna Zito