“Dieci teste, nove cappelli” di Micaela Chirif e Mercè Galí
Kite edizioni comincia il nuovo anno con un albo veramente delizioso e interessante.
Parliamo di “Dieci teste, nove cappelli” (pp. 40, euro 16) di Micaela Chirif e con i “morbidi” e significativi disegni di Mercè Galí.
Capita spesso che qualche oggetto non possa bastare per tutti, sia se parliamo di grandi sia se parliamo di bambini.
Ad esempio, potrebbero esserci, per l’appunto, dieci teste ma solo nove cappelli, quindi una testa – ovvero un individuo – si farà da parte. E ancora pochi fazzoletti per troppi nasi oppure troppe bocche per pochi pasticcini e così via… è la vita ad essere a volte un po’ ingiusta!
Però, c’è un però non da poco… queste situazioni coinvolgono solo cose materiali, ma non succedono affatto se parliamo di affetti o di persone a noi care.
Ogni pagina di questo volume è accattivante, in grado di creare una correlazione – proprio come accade per le ciliegie – dove una una tira l’altra, per arrivare a scoprire velocemente come andrà a finire. Sicuramente con un immenso abbraccio.
Le parole di Micaela Chirif sposano armonicamente con le immagini semplici ma intrise di significato di Mercè Galí. Sono macchie di acquerello contornate da un colore pastello, immagini essenziali e molto espressive, caricaturali in modo buffo per essere comprensive il più possibile all’occhio dei bambini e per consegnarci, tra le mani, un albo prezioso e ricco di calore umano.
Marianna Zito