Eleonora Danco: il teatro, Roma e me
Eleonora Danco torna a teatro con dEVERSIVO, un atto unico, da lei scritto e interpretato, in scena al Teatro India fino al 29 ottobre.
Sul palcoscenico solo poche sedie, un’atmosfera buia ma elettrica, che viene subito accesa da Eleonora Danco, seduta in un angolo, con indosso un cappotto con martingala, pantaloni sportivi e scarpe da ginnastica. Così inizia il viaggio attraverso il Teatro, Roma e se stessa.
In questo sferzante monologo, l’azione performativa ruota attorno alle vicende di un’indipendente artista teatrale che è sia regista sia drammaturga. Le musiche – scelte da Marco Tecce – e il gioco di luci che seguono la Danco, accompagnano e sviluppano il doppio e inscindibile filo narrativo.
Da un lato, le vicende tragicomiche della performer che incontra produttori teatrali e ascolta disillusa direttori di Teatri; dall’altra una scrittrice che vive ai margini, subaffitta stanze alle straniere e chiede ricariche telefoniche al padre. Persone, luoghi, odori e rumori riempiono la testa della protagonista, sballottandola su e giù nella vita e nel tram 3 che attraversa la città. Roma, infatti, è lo sfondo e lo specchio di questo viaggio vorticoso in se stessa, nelle fasi di creazione artistica e nel sistema teatrale italiano.
Dalla Stazione Termini alle Mura Labicane, da Castel Sant’Angelo a Centocelle, da Porta Maggiore a Tor Bella Monaca, il ‘bruco elettrico’ porta dal centro storico alla periferia delineando i contorni di una città convulsa e contraddittoria in cui tutto sembra ipnotizzare, confondere, sommergere in una continua lotta per la sopravvivenza.
La Danco si muove sulla scena riproducendo, non solo, il girovagare (della regista e dell’artista) nella Città che tutti credono eterna e intaccabile ma anche i movimenti del pensiero (della scrittrice) alle prese con l’affitto da pagare e testi originali da comporre. La dimensione dello scontro (per accaparrarsi un posto sul tram e per produrre il proprio spettacolo) e del conflitto (con la scrittura e con il padre) emergono con forza anche grazie a un uso del linguaggio che diventa immagine e che dipinge scenari, paesaggi urbani, personaggi e allucinazioni in modo diretto e con un ritmo spiazzante.
Con dEVERSIVO, Eleonora Danco ritorna sul palco e riporta il teatro al centro della scena: lontano dal rappresentare un tentativo di denuncia socio-politica, il testo è la manifestazione di un’interiorità profonda, commovente e dalle sfumature universali.
Eleonora De Caroli