“Destiny. Avventure ai margini della galassia”: la fantascienza di Michele Scalini
Cosa succederebbe se la crescita demografica della Terra raggiungesse numeri esorbitanti, tali da compromettere l’ecosistema? La soluzione a questa ipotesi, in un futuro lontano, è trovare e colonizzare un altro sistema solare con lune e pianeti avviando su di essi un processo di “terra formazione”. Questo porterebbe in salvo la razza umana, ma non impedirebbe l’insorgere di un inevitabile conflitto tra due fazioni, l’Alleanza e gli Indipendentisti, a rappresentare rispettivamente la sete di dominio e potere e la voce del popolo. Ed è al termine di questa guerra, lunga e sanguinosa, che inizia “Destiny. Avventure ai margini della galassia” (Genesis Publishing, Collana InSci-Fi2019, pp. 316, euro 11.60) di Michele Scalini.
Il lettore incontra subito i due protagonisti: il capitano Connor, ex soldato indipendentista, coraggioso tanto quanto freddo, e la sua compagna d’armi Jenna, dal passato doloroso e oramai senza più nulla da perdere. Insieme decidono di costruire un futuro diverso, che prende forma nel momento in cui comprano una nave spaziale da trasporto, a cui verrà dato il nome di Destiny.
La voce narrante della storia lascia spazio a tutti i personaggi: se nella prima parte è il capitano Connor a raccontare, nella seconda parte tocca a Jenna: il lettore ha così pieno accesso alla memoria e al passato di entrambi, comprendendo le loro scelte e i loro comportamenti e provando una forte empatia. Dalla terza parte in avanti invece, con l’arrivo di altri personaggi a bordo della Destiny, la narrazione si apre a più voci e punti di vista che permettono a chi legge di sentirsi parte coinvolta della squadra. Quella nave spaziale dal nome profetico riunisce in sé personalità affini, emarginate, senza legami, ma sarà proprio questa caratteristica a unirli, fino al momento decisivo.
Una lettura avvincente scritta con un linguaggio semplice e intrigante, che offre al lettore il ruolo di osservatore e confidente muto di ciascun personaggio. Al termine di questo romanzo rimane dentro la voglia di continuare a viaggiare e di intraprendere altre nuove avventure spaziali a bordo della Destiny.
Roberta Usardi