David Bowie e Steve Schapiro: un incontro blu elettrico all’Archivio di Stato di Torino
Modulazioni Temporali ha avuto l’immenso piacere di visitare in preview la mostra “David Bowie – Steve Schapiro: America, Sogni, Diritti”, aperta dal 1 dicembre 2022 al 26 febbraio 2023 all’Archivio di Stato di Torino, curata da Ono Arte, prodotta da Radar, Extramuseum e Le Nozze di Figaro e con il patrocinio della Regione Piemonte.
Le 70 opere in esposizione, scelte dall’organizzazione direttamente insieme alla famiglia del grande fotografo scomparso all’inizio di quest’anno, raccontano l’anima di due esperienze artistiche che, pur avendo un percorso già ben delineato alle spalle e apparentemente distante, intersecandosi hanno creato un mondo altro, attraverso una visione sincretica.
Quando Schapiro fu ingaggiato dal management di Bowie nel 1974 per trovare la sua nuova immagine, egli si aspettava di incontrare un giovane uomo calato, magari perso, nei panni della star, con al seguito il proprio entourage. Trova invece un giovane uomo totalmente assorbito dalla ricerca della sua verità, della sua ragion d’essere individuo e strumento dell’Arte, accompagnato unicamente dalle sue idee e dai suoi costumi. Del resto anche Schapiro era un ricercatore di verità, come testimonia l’altra parte delle fotografie in allestimento: reportage e ritratti, grandemente incentrati sulla lotta dei diritti civili e i suoi protagonisti, la rappresentazione della storia, della politica, ma anche della cultura e della società a lui contemporanea, sono la manifestazione della necessità di portare alla luce l’essenza degli avvenimenti oltre le sovrastrutture, le belle facciate, le mitologie, e oltre oscurantismi dentro le diseguaglianze, le ingiustizie. Il sostanziale. Al momento dell’incontro, Bowie era entrato in un periodo di introspezione più profonda che mai, lavorativamente e spiritualmente; durante la sua permanenza negli Stati Uniti si addentra infatti in un personale inferno, al limite della disgregazione che, come nel processo alchemico, lo conduce ad una fase di lavoro per sottrazione, di pulizia, di bisogno di essenzialità. Che sfocerà musicalmente nell’album “Station su Station“, e che ebbe successivamente il suo apice nella celeberrima trilogia berlinese. Tutto questo, come sempre, si rispecchia nella sua immagine, parte fondante della creatività dell’artista.
Il primo shooting è una lunga, lunghissima articolata indagine iconografica, pregna di cambi di personaggi e scambi intellettuali, passioni comuni, discorsi filosofici e analisi sulla realtà di un paese pieno di contraddizioni come gli USA, sperimentando insieme in piena libertà. David iniziare a “giocare”, Steve lo segue, lo sollecita, lo ispira. E viene ispirato. Quegli scatti diventeranno pietre miliari nella carriera di entrambi, simboli di una sintonia elettiva immediata, Kabbalah Session in primis, in cui Bowie indossa jeans e maglia blu (quest’ultima rubata all’assistente di Steve), su cui dipinge strisce oblique con una vernice bianca, abiti che rindosserà per il suo ultimo video, quello di “Lazarus“. Quell’incontro si trasformerà in una collaborazione di lunga percorrenza, attraverso nuovi set fotografici, televisivi e cinematografici, e dalla quale nasceranno altri importanti momenti, immortalati dal magnifico occhio di Schapiro. Immagini che diventeranno, a volte anche inaspettatamente forse, copertine di dischi e riviste, segnando indelebilmente il tempo, e parimenti travalicandolo, acquistando una capacità di attualità perpetua.
“Non so perché una fotografia diventi iconica. Non si sa mai quando si scatta una foto iconica. Ci sono molte volte in cui pensavo di aver scattato una foto iconica, ma non lo era. Oppure si sono state volte in cu ho capito che si trattava di una foto iconica solo quando l’ho vista su una rivista.” – Steve Schapiro.
E questa, signore e signori, è la magia della vera Arte.
Chiara Vecchio
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Archivio di Stato
Piazza Castello 209/Piazzetta Mollino
Dal 1° dicembre al 26 febbraio
Giovedì e venerdì dalle 15 alle 19
Sabato e domenica dalle 11 alle 20
8 dicembre, 26 dicembre, 1 e 6 gennaio dalle 11 alle20
ultimo ingresso un’ora prima della chiusura
25 e 31 dicembre chiuso
Biglietteria:
intero 12€ | ridotto 9€
Riduzioni: U18, O65, tesserati AICS, possessori abbonamento annuali o plurimensili GTT , abbonamenti Musei Piemonte e Valle D’Aosta, Abbonati Teatro Concordia