DALL’ALTRA PARTE DEL BOSCO con la regia di Marcello Cotugno al Teatro Argot Studio
Le opere del drammaturgo Neil LaBute ci piombano spesso addosso come macigni lasciandoci senza respiro in un susseguirsi di continui colpi di scena che poco alla volta disegnano – davanti ai nostri occhi – la trama, la verità.
La traduzione e la regia di Marcello Cotugno di In a Forest Dark and Deep e la scelta dei due protagonisti Paolo Giovannucci e Chiara Tomarelli danno a questo spettacolo – in scena al Teatro Studio Argot di Roma – il giusto ritmo e la giusta suspense di una dark comedy dove due fratelli – Betty e Bobby – affrontano il presente ripercorrendo – con forza e dolcezza – a ritroso aneddoti e ricordi intimi del passato, analizzando così il loro legame fraterno e i propri lati oscuri per arrivare a una consapevolezza maggiore del presente.
La scenografia di Alessandro Vannucci è piena e in subbuglio, come l’animo di chi vi si trova in quel preciso momento: pagine – come foglie – formano un pavimento pieno di indumenti e libri, bottiglie prima piene e poi vuote.
Bobby si districa da reazioni sessiste e razziste a un’accanita indole puritana, da azioni violente a passione estrema, mentre Betty elude le verità basando la propria vita familiare su perfette menzogne e felicità apparente raccontate con effetti sonori, musiche e fermo scena che danno alla piéce quel tocco tipico del thriller americano, la cui souzione è Dall’altra parte del bosco, in un luogo più distante dalla casa della foresta in cui si trovano a trascorrere la notte i due protagonisti.
Marianna Zito
Foto Fabio Lovino
Pruduzione Khora Teatro