“Ctrl C Ctrl V” è il nuovo singolo di Metrica – L’intervista
Il 13 novembre è uscito “Ctrl C Ctrl V” del rapper romano Metrica, prodotto da MCallister e distribuito e promosso da Free Club Factory. Metrica, nome d’arte di Luca Fattinnanzi, inizia da giovanissimo a comporre i suoi primi brani e a esibirsi con gli altri rapper di zona a Roma. Questo nuovo singolo anticipa l’uscita del nuovo EP. Gli abbiamo fatto qualche domanda per saperne di più.
Ciao Luca, “Ctrl C Ctrl V” è il tuo nuovo singolo, la prima cosa che mi viene da chiederti è quanto pensi che l’uso del computer e degli smartphones influiscano sulle nostre vite?
Penso che ormai, purtroppo o per fortuna la tecnologia sia parte di tutti noi. Anche i bambini di due anni usano gli smartphone, siamo tutti costantemente con la testa bassa sui nostri schermi a controllare like e followers. Io non sono un malato di social, non ne faccio un uso spropositato, molto spesso vengo ripreso da chi mi sta vicino perché non “SPINGO” a dovere i miei pezzi e non spammo sulle chat assillando la gente dicendo che è uscito il mio nuovo singolo o il nuovo video. Se non sei social oggi giorno resti fuori da molte situazioni e non parlo solo per il settore musicale ma anche della “vita di tutti i giorni”, gira tutto lì e questo mi da molto fastidio perché si è perso il contatto con la gente. C’è da dire però che, se vengono utilizzati con criterio, i social sono il mezzo più rapido e comodo per farsi conoscere e forse io non cerco e non ho mai cercato questa “comodità”, non voglio mescolarmi nel calderone musicale attuale.
Il titolo della canzone si riferisce a una routine dalla quale non si riesce o non si vuole uscire, quanto incide la “non scelta” sul benessere di una persona che cade continuamente vittima dello stesso circolo vizioso?
Il loop di cui parlo nel pezzo l’ho vissuto in prima persona, non aver preso delle scelte lavorative importanti mi ha portato in uno stato di ansia e depressione tale da non voler più fare nulla anche con la musica, mi sono trovato più volte a scrivere su instagram dei post dove dicevo di voler mollare tutto. L’ennesima delusione mi ha talmente buttato giù che non trovavo più una via d’uscita, quindi, quando arrivava la notte e dovevo andare a letto ero ansioso perché un altro giorno stava finendo, un altro giorno perso della mia vita ( ero troppo preso male). Ora lavoro, ho preso di petto la situazione, ho cambiato aria e vivo sereno, continuo a fare musica, ma me la vivo sotto un’altra prospettiva. Magari quel periodo mi è servito più di ogni altro bel momento della mia vita, alla fine ho pensato a tutto quello che avrei potuto fare, i sacrifici sono tanti, però ne vale la pena. Quindi quello che posso consigliare alle persone che vivono una situazione del genere è di PROVARCI SEMPRE e mettercela tutta, la vita è una e bisogna provarle tutte e cercare di vivere bene e in pace con noi stessi e renderci protagonisti del quadro, poi la cornice se non ci piace la possiamo sempre cambiare.
L’artwork di Leonardo Angelucci sulla copertina del singolo rappresenta dei frames in bianco e nero del video e il colore rosa che spicca, come avete deciso questa soluzione grafica e il colore?
La copertina era l’unica cosa a cui non avevamo pensato, quando invece dovrebbe essere una delle prime cose per la produzione di un singolo. Durante il montaggio del video, insieme a Leonardo ho dato un’idea di copertina, Leo mi ha frainteso ma da questo poi è nata la cosa di utilizzare i frames del video sotto forma di collage per mettere in risalto il “copia e incolla” La scelta del colore rosa è casuale come tutto il resto, volevamo un colore che spiccasse dallo sfondo in bianco e nero, inizialmente il font era VERDE & ROSA poi abbiamo optato per il BIANCO & ROSA.
In “Ctrl C Ctrl V” canti “riparo l’anima come ci fosse pioggia, trattengo la metà di te se non ti ho qui” è un verso che, a mio parere, mette a nudo la fragilità, come la vivi tu mentre la canti?
Quella parte è un mix di emozioni rivolte alla musica e alla mia relazione sentimentale, con la quale non sapevo più che pesci prendere. Ero perso, mi sono sentito solo, non amato e non apprezzato da entrambe le parti. Volevo conservare in qualche modo le belle sensazioni e i bei momenti passati. Quindi quello che dici, sul fatto della fragilità è vero, non ho paura di far vedere le mie emozioni perché quando canto il brano lo sento molto di più e riesco a trasmetterlo meglio a chi ascolta o magari live a chi mi sta vedendo a una serata.
Quando hai conosciuto Federico Sapia, aka MCallister, e avete deciso di collaborare?
MCALLISTER l’ho conosciuto in occasione delle riprese di un altro mio videoclip “PARLAMI DI LUCA” ci siamo capiti da subito, infatti poi sono salito a NOVARA qualche mese dopo per fare un altro video e altri due singoli. Diciamo che io non sono una persona con molte pretese e Federico è un produttore eccezionale, quindi io porto le mie idee e gli dico che forma vorrei dare al beat, lui fa tutto il resto. È molto preciso sul lavoro e mi bacchetta se faccio qualcosa di sbagliato.
“La mia droga è la mia musica da quando sono nato” è un verso di “Music is my soul” feat. Wolf in cui parli di te e della dura realtà, quanto, secondo te, la musica può influire sulla società?
“Music in my soul” forse è il pezzo a cui tengo di più, al di là del fatto che sia una collaborazione con Wolf, che per me è come un fratello. La musica per me è sempre stata un motivo di sfogo, non ho mai preso spunto da un pezzo e messo in atto quello che dice. Mi spiego: oggi vedo troppa emulazione da parte di ragazzini che ascoltano artisti che mettono in risalto nei loro pezzi usi e consumi di sostanze ecc ecc, non mi sento assolutamente di dare la colpa a chi canta certe cose, perché ammetto di ascoltare alcuni brani così, ma mi limito a quello, riesco a capire dove finisce l’artista (che mi vuole mandare un messaggio giusto o sbagliato che sia) e inizia la mia vita, ho una mia testa e so cosa è giusto per me. Purtroppo non tutti i ragazzi sono cosi, la musica, come i film o i social, influenzano molto il pensiero dei giovani.
Prima del tuo EP uscirà un altro singolo?
Molto probabilmente ci sarà un’altra uscita prima dell’EP. Ho molta carne al fuoco, il lavoro con MCALLISTER non è ancora finito e magari non escludo un vero e proprio disco anziché il classico EP da 5 brani.
Come mai hai scelto Metrica come nome d’arte?
Era il periodo della tag a scuola quando facevo il primo liceo, ma già scrivevo i miei primi brani, quindi ho cercato qualcosa di originale, durante l’ora di italiano poi ho avuto il lampo di genio: visto che nella poesia la METRICA è la cosa più importante, mi sono detto quale nome è più azzeccato??
Hai aperto concerti di artisti di rilievo, fino a oggi qual è stata l’esperienza per te più emozionante?
Tra tutte le aperture che ho fatto la più emozionante è stata quella per il live di PIOTTA per l’evento “CASTELLO DI C’ARTE” perché “giocavo in casa”, c’era tutta la mia famiglia e ho avuto il palco tutto per me, avevo da poco fatto il disco MUSIC IN MY SOUL, quindi sono riuscito a farlo quasi tutto. Altro Live molto importante è stato per il tour di COEZ, anche se ho fatto un solo brano insieme alla band di Leonardo Angelucci (suonare con una band mi gasa un botto).
Roberta Usardi
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