Cristina Donà torna in concerto per presentare il nuovo album “deSidera”
LE DATE
11 febbraio – Mestre (VE) – Teatro del Parco
Ingresso libero su prenotazione:
https://www.eventbrite.it/e/biglietti-cristina-dona-427955124297?aff=odcleoeventsincollection
12 febbraio – Santa Sofia (FC) – Teatro Mentore
Info e Prenotazioni: 376 0352590 – prolocossofia@gmail.com
Cristina Donà torna in concerto per due date speciali in programma nel mese di febbraio. L’artista è attesa sabato 11 febbraio al Teatro del Parco di Mestre nell’ambito della rassegna ‘Identità Plurale’, per poi fare tappa al Teatro Mentore di Santa Sofia (FC) domenica 12 febbraio. Due eventi che la vedranno portare sul palco i brani dell’ultimo album “deSidera”, pubblicato a dicembre 2021 e finalista alle Targhe Tenco 2022 nelle categorie “Miglior Album” e “Miglior Canzone” con il brano “Desiderio”.
Ultimo attesissimo album di Cristina Donà, “deSidera” è stato presentato nelle principali trasmissioni televisive e radiofoniche di qualità, ottenendo ampi consensi e riscontri da parte delle principali testate nazionali e di settore con interviste e recensioni entusiaste, segnando il ritorno di una tra le cantautrici più stimate del panorama musicale italiano. Pubblicato a sette anni dal precedente lavoro di inediti, “deSidera” è stato accompagnato dall’uscita dei brani e videoclip “Desiderio” e “Colpa”, seguiti dall’ultimo estratto “Distratti”.
“deSidera” – IL DISCO
L’album, che vede la luce dopo una fortunata campagna crowdfunding, gravita intorno al tema del “desiderio”, che cuce i brani con un sottile filo rosso. Il desiderio come motore indispensabile delle nostre vite, ma anche fonte di un incolmabile vuoto, di un’insoddisfazione perenne che porta con sé le sue conseguenze. Il titolo stesso indica liberamente l’etimologia della parola desiderio, letteralmente “mancanza di stelle”. “deSidera” si presenta come un album aspro e multiforme, dai tratti marcati, dalle pennellate forti, stratificato, frutto di un lavoro meditato e accorto. Le parti musicali sono scritte, ancora una volta, a quattro mani col musicista e produttore Saverio Lanza, che ha curato anche gli arrangiamenti del disco. Ne scaturisce una produzione atipica e, per la prima volta nei lavori di Cristina, compaiono echi di “elettronica preistorica”, così definibili per la loro natura primitiva, scarna e minimale.
Dieci canzoni che nascono da un’autoanalisi attraverso la quale si tenta di indagare, alla luce del desiderio, l’attuale condizione umana come riflesso di una somma di scelte e comportamenti individuali. Un punto di vista che scopre verità dai lineamenti duri e crudi, scava in profondità e scuote, ma prova anche ad immaginare orizzonti possibili. Si scoprono fragilità e debolezze della nostra umanità al cospetto di ciò che siamo oggi e del pianeta che ci ospita. Ed è proprio davanti ad una realtà apparentemente incontrovertibile che nasce la necessità di una presa di coscienza prima di tutto personale, che ne auspica una collettiva poi. I brani che compongono l’album, scritti interamente prima della pandemia, fatta eccezione per “Senza fucile né spada”, raccontano di un tentativo che invita alla riflessione e a una nuova consapevolezza, per ripartire ad occhi ben aperti.
www.cristinadona.it – www.facebook.com/cristinadona
Fotografia di Francesca Sara Cauli