Crescita, formazione e brivido nel romanzo “Io non ti lascio solo” di Gianluca Antoni
“Io non ti lascio solo” dico serio. “Vengo con te, ma a un patto”.
“Quale?”
“Se sopravviviamo mi insegni a nuotare”.
Accade qualcosa, oggi. Un ragazzo arriva dal maresciallo Giuseppe De Benedettis con in mano due diari, trovati nella casa di Guelfo Tabacci, un uomo solo e scorbutico, protagonista molti anni prima di una drammatica vicenda, che vide la sparizione del figlio Tommaso, di soli due anni. I due diari sono uno nero e uno rosso e appartengono rispettivamente a Filo e a Rullo, i nomi di due ragazzi che nella vicenda, in un modo o in un altro, si trovarono coinvolti ma, per capirlo, bisogna tornare indietro di vent’anni prima e trenta poi, per riaprire una ferita ancora dolorosa.
Accadde qualcosa, prima. “Birillo non c’è più, per colpa di papà”, comincia tutto da qui, dalla scomparsa di Birillo, il cagnolino che legava Filo alla sua mamma che oramai non c’è più. Comincia tutto da qui, perché Filo il suo Birillo vuole ritrovarlo a ogni costo e per farlo coinvolge il suo amico Rullo; e allora ecco che i diari cominciano a riferirci i loro pensieri, alternati e complementari, a creare una lettura coinvolgente e scorrevole, da due punti di vista vicini e, a volte, in conflitto tra loro. Filo e Rullo arrivano presso la proprietà di Guelfo Tabacci, alla ricerca di Birillo ed è qui che saranno protagonisti di colpi di scena, a cui parteciperanno anche i loro nuovi amici Amélie e Scacco. Ma non sono solo i due diari ad alternarsi, perché arrivano altri flashback per riportarci a ritroso, non solo ai vent’anni che precedono il ritrovamento dei due scritti, ma ancora a trent’anni prima, alla scomparsa del piccolo Tommaso e a tutto ciò che ne conseguì. Accadde qualcosa, molto prima. Qualcosa di terribile.
È tra mille peripezie che si sviluppa “Io non ti lascio solo” (in uscita oggi per Salani Editore, pp. 288, euro 15,90) dello psicologo e psicoterapeuta Gianluca Antoni, un romanzo giallo che nasconde risvolti psicologici che si espandono su un piano educativo, di formazione e di crescita. Una lettura fruibile e veloce che ci legherà a tutti i personaggi, anche a quelli che man mano spariranno, per lasciare posto alla vita che verrà.
Marianna Zito