“CORRERE NEL BUIO”: AMORE E MORTE ALLA RICERCA DELL’ANIMA
Anime prigioniere, prigioniere della loro essenza, pensieri incagliati nell’infinito tormento alla ricerca di una via di fuga che possa dare un senso all’umana esistenza. Facce senza volto che urlano per essere viste, per essere riconosciute. I personaggi di questo romanzo sembrano apparire e scomparire in un rimando temporale che li vede vittime e carnefici allo stesso tempo.
Si parla di uomini che scappano per rifugiarsi in battaglie senza bandiera, desiderosi solo di soffocare il naturale istinto d’amore o quell’amore paterno che si ha timore ad accettare per paura di non esserne all’altezza. Uomini alla ricerca di un amore mai conosciuto e sempre soffocato da tutto e da tutti, tanto da pretenderne il possesso per conservare in eterno l’essenza dell’anima. Pazzia e genialità fuse insieme in un intreccio di orrore e crudeltà. E la mente crea mostri perché non si può essere padroni della vita e della morte. Bisogna scegliere da che parte stare e la scelta è fondamentale per salvarsi, ma abbattendo ogni regola si finisce per raggiungere il punto del non ritorno. E poi le donne, figure femminili in cerca di un sogno, con sempre viva la speranza di trovare il grande amore “perché prima o poi arriva… – questo dice la nonna – …basta aspettare”. perché in fondo è quello che ti fa cambiare l’esistenza. Ma gli occhi sono appannati e non riconoscono l’inganno. L’inganno è lì, sempre in agguato, pronto a farti cambiare prospettiva lungo una strada lunga e tortuosa. Tra le pieghe del dolore e dell’orrore, traspare comunque uno squarcio di ripensamento e di redenzione, quel Dio “che affanna” ma che mostra anche la possibilità di un perdono o di una comprensione dell’umana follia.
“Correre nel buio” (Edizioni Youcanprint 2018, pp. 142, euro 12) di Francesco De Masi e Simone Calamai i una storia di sentimenti forti, di vite sospese, di dolore e di incanti, è una storia tra amore e morte perché l’essenza del vivere è proprio il connubio dei due opposti.
Nicoletta Sereni