COLLETTIVO L’AMALGAMA E COMPAGNIA GARBUGGINO VENTRIGLIA IN SCENA AL TEATRO DELLA CONTRADDIZIONE DI MILANO
Il teatro della Contraddizione di Milano ha offerto, come già in altre occasioni, la possibilità di assistere in una serata a ben due spettacoli di due compagnie diverse, in scena dal 20 al 23 dicembre.
Due spettacoli molto diversi e per questo interessanti per lo spettatore che si accinge ad assistervi. Buona usanza di questo spazio teatrale è anche quella di dare un “pre–assaggio” di 5 minuti dello spettacolo nel foyer, con il pubblico accalcato e curioso e quasi in apnea dall’attenzione.
La serata inizia con lo spettacolo “Saduros” della compagnia Collettivo l’Amalgama, scritto da Jacopo Bottani e ispirato a uno scrittore russo del genere non-sense, Danil Charms. Non per altro il titolo dello spettacolo é l’anagramma di “Assurdo” , termine che definisce bene tutto quello che succede in scena. Due attori, entrambi bravissimi e coinvolgenti, Caterina Bernardi e Gilberto Innocenti, che si alternano tra monologhi e dialoghi curiosi, con momenti esilaranti e divertenti. L’assurdo tiene viva l’attenzione del pubblico, che vede idolatrare un cetriolo, fare una festa per un invitato che non c’è, seguire un dialogo a tavola che si ripete velocissimo più volte. I due attori sono abili anche a cambiare la scena in modo fluido e armonioso e a punzecchiare il pubblico. La rappresentazione è teatro nel teatro, e nonostante non sia presente una trama lineare, l’esperimento è riuscito.
Il secondo spettacolo, “”O pesce palla. La vita dalla terra” è rappresentato in prima nazionale dalla compagnia Gabuggino – Ventriglia, in una scena quasi vuota, ma largamente riempita dalla presenza di Silvia Garbuggino e Gaetano Ventriglia in un testo particolare in cui “‘o pesce palla” è la luna o così vuole sembrare. Ventriglia racconta di Don Chisciotte, dei mulini a vento fino a incorporare il movimento delle pale dei mulini. Poi diventa un uomo con una patata bollente in tasca, racconta a qualcuno davanti a sè di un mondo in cui “tutto svanisce sotto gli occhi di tutti”. Uno spettacolo breve ma condensato, in cui i due attori si alternano, ognuno è in una dimensione diversa. Un lavoro apprezzabile, anche se non sempre chiaro, ma forse è proprio questo il bello?
Roberta Usardi