“Codice Redox. La sesta compagnia”: fantapolitica, complotti, misteri nell’esordio letterario di Betta Zy – L’intervista
Un complotto, quello che viene portato a termine con successo dal soldato russo Sasha Radislav, infiltrato tra i tedeschi al servizio di Hitler durante la Seconda Guerra Mondiale. Poi, la scoperta di informazioni segrete che rivelano l’esistenza sulla Terra di una razza aliena e superiore a quella umana. Due eventi di partenza che portano i fatti storici che conosciamo ad amalgamarsi con la fantasia, trovando una strada nuova e originale, che avvince fino all’ultima riga. Tutto questo si trova in “Codice Redox. La sesta compagnia” (Carpa Koi Edizioni, 2021, pp. 220, euro 12), romanzo d’esordio della scrittrice mantovana Betta Zy, all’anagrafe Benedetta Zibordi. Una storia che incolla fino all’ultima pagina riuscendo a mantenere sempre viva la curiosità.
Abbiamo fatto qualche domanda all’autrice per andare ancora più a fondo di questa sua opera prima.
“Codice Redox. La sesta compagnia” è il suo romanzo d’esordio: quando le è venuta questa idea e in quanto tempo l’ha scritto e rivisto?
L’idea mi è venuta diversi anni fa, credo dieci circa. Poche pagine e poi è stato chiuso in un cassetto fino a due anni fa quando l’ho ripreso in mano. Il lavoro di stesura e revisione è durato circa un anno perché ho scelto di documentarmi alla fonte per recuperare molte informazioni che troverete nel libro: archivi, addetti ai lavori, esperti ma anche persone che ho dovuto conoscere personalmente a livello professionale per creare due personaggi importanti.
Tra i personaggi c’è un grande equilibrio tra uomini e donne a livello di ruoli, non ci sono prevaricazioni o pregiudizi, una scelta voluta?
Sì. Essendoci molti personaggi di uguale importanza era impensabile un divario in questo senso così ho deciso di bilanciare fra uomini e donne. Ci sono delle gerarchie, certo, ma nessuna prevaricazione fra i due.
Nel romanzo vengono narrate diverse vicende, ma non è presente un vero antagonista, oppure c’è, ma non si percepisce?
Nel romanzo non c’è un vero e proprio protagonista ma diversi personaggi di uguale importanza; di conseguenza manca un vero e proprio antagonista. Ci sono invece i nemici dei protagonisti, alcuni noti altri meno.
Se dovesse scegliere uno dei personaggi, con chi si identificherebbe?
Credo Beverly Winton. È una donna a cui piace rimestare nel torbido e porta diverse risorse cercando nel contempo di ottenere quello che vuole.
Al termine del romanzo sono indicate le citazioni musicali e cinematografiche, chicche per chi legge e magari non le ha riconosciute leggendo: quando scrive ascolta musica? Che tipo di musica ascolta in generale?
Di solito quando scrivo ascolto musica solo quando le idee si confondono. Sono affezionata a diverse canzoni che mi aiutano molto in quei momenti. Un paio citate nel romanzo, e poche altre, solitamente Rock e Rap vecchio stile.
Il titolo “Codice Redox. La sesta compagnia” si riferisce a qualcosa che si scopre solo alla fine, è previsto un sequel? Se sì, può anticiparci qualcosa?
È previsto sicuramente un sequel; “Codice Redox” è il nome della serie di romanzi mentre “La sesta compagnia” è il titolo del primo che racconta appunto come nasce la Sesta Compagnia Redox. Per quanto riguarda il secondo romanzo della serie posso dire soltanto che niente è come sembra e sarà più dinamico del primo.
L’immagine di copertina cosa rappresenta?
È il racconto della strada che hanno percorso molti dei personaggi del mio romanzo, dove la nebbia e gli alberi rappresentano i misteri e i complotti pronti ad inghiottirli.
In che modo influisce sulla sua scrittura e ispirazione il suo ruolo di imprenditrice digitale e specialista in discipline olistiche?
Direi che non hanno influito. Nonostante la psicologia olistica offra molti spunti, non ha avuto un particolare ruolo.
Roberta Usardi