CITA A CIEGAS al Teatro Franco Parenti di Milano
“L’amore non vissuto torna sempre a chiedere la sua parte”.
Siamo a Plaza San Martin, a Buenos Aires e uno scrittore famoso, vecchio e ormai cieco, si siede quasi tutti i giorni su una panchina della piazza a passare il tempo, solo e placidamente immerso nei suoi ricordi e nei suoi pensieri. Ma in quella piazza e su quella panchina, un giorno, si susseguiranno incontri che innescheranno sviluppi inaspettati.
I personaggi – un cast formidabile con Gioele Dix, Elia Schilton, Laura Marinoni, Sara Bertelà e Roberta Lanave – attraversando la piazza vengono come attirati dallo scrittore e si fermano a parlare e spontaneamente a confessarsi. Ma cosa sarebbe successo, invece, se quel giorno avessero scelto di passare da un’altra strada? Gli incontri fanno parte del destino o di una semplice casualità?
Questi sono alcuni interrogativi su cui i personaggi discutono e di come la vita dell’uomo possa essere vista implicando l’esistenza di un percorso già scritto oppure, alternativa molto più divertente, che sia soggetta al caso.
Si parla di relazioni, di famiglia e di passioni, di scoperte, di consapevolezze, di gabbie, con dialoghi ironici, rivelatori, che spingono anche lo stesso scrittore a confessarsi, soprattutto in merito a un’occasione d’amore mancata, a una decisione che non ha preso e su cui continua a interrogarsi da trent’anni. Lo scrittore è cieco, ma dichiara di vederci bene, perché la sua vista va oltre l’apparenza, non può essere ingannato e le persone che si siedono accanto a lui forse per questo aprono il loro cuore.
Come sarebbe la nostra vita se avessimo preso altre scelte, se non ci fosse stato quell’attimo di indecisione a bloccare un impulso? Cosa sarebbe successo se, riconoscendo solo dallo sguardo, in pochi attimi, l’amore della vita, l’avessimo rincorso invece di lasciarlo andare? Esiste l’amore “inevitabile”?
Il bellissimo testo di Mario Diament viene riadattato e portato in scena da una regia incisiva ed emozionante curata da Andrèe Ruth Shammah, nella scena di grande effetto di Gianmaurizio Fercioni, le luci di Camilla Piccioni, i costumi di Nicoletta Ceccolini e le bellissime musiche di Michele Tadini.
Uno spettacolo profondo che tocca il cuore e commuove, in cui non mancano momenti di genuina ironia. Da vedere, in scena al Teatro Franco Parenti di Milano fino al 29 marzo.
Roberta Usardi