“Chouchou e la luna” di Elisabetta Garilli e Sonia Maria Luce di Possentini
“La notte non era mai scura, la musica l’illuminava con i suoi infiniti colori”
“Chouchou e la luna” (Carthusia Edizioni, 2019, pp.32, euro 17,90) è la storia di uno dei massimi esponenti dell’impressionismo musicale, Claude Debussy, a cui è ispirata la fiaba riprodotta dal maestro Roberto Paruzzo, che al pianoforte interpreta timbri, armonie, colori e poesia “ho dedicato la mia vita alla ricerca di quel mondo misterioso e magico che abita ai confini di tutte le arti”; ma soprattutto è la storia dell’amore per sua figlia Claude Emma, dolcemente chiamata Chouchou, che in giapponese significa farfalla, a cui Debussy ha dedicato un album musicale, un po’ come si fa con gli album di fotografie, per ricordare i momenti più belli della sua infanzia.
“Debussy, come i bambini, ha profondità indicibili, disegna sentimenti a cui solo i bambini riescono a dare forma e parole nuove”.
La fiaba è stata ideata da Elisabetta Garilli, una musicista che scrive attraverso la musica. Inizia a sentire la musica di Debussy a 10 anni e da quel momento non lo ha più lasciato. Ha sempre cercato le sue note “in un silenzio pieno di spazio”. Elisabetta dice che quando incontriamo la sua musica riusciamo ad aprire le porte segrete del nostro sentire. “Debussy è suono, colore, sperimentazione”, riesce a creare spazio e profondità.
I testi del libro sono accompagnati dalle tracce musicali che si possono scaricare gratuitamente, per leggere e ascoltare tutte le volte che ci vogliamo abbandonare a ricordi ed emozioni della nostra vita, e per far scoprire la vera bellezza ai nostri bambini, per stimolare empatia e sensibilità. Imparare a guardare il mondo con occhi diversi, più profondi, senza tralasciare i particolari. Per far vivere di luce queste emozioni, i testi sono accompagnati da meravigliosi e armoniosi disegni di Sonia Maria Luce Possentini, che racconta l’esperienza straordinaria di confrontarsi con la musica disegnandola. Lei che di musica vive attraverso il corpo, con la danza classica, il suo mondo. “Sono diventata il pennello, il colore, la carta, i ritmi, le pause e gli infiniti volteggi”.
Grazie a Carthusia, che di sperimentare non si stanca mai, insieme all’originale musicista Elisabetta Garilli, nasce la collana ‘Musica disegnata e un po’ strampalata‘, per far immergere i lettori nella bellezza dell’ascolto e dell’empatia; e così anche attraverso le immagini possiamo esplorare lo spazio, le forme, i timbri, i colori, la melodia di un movimento.
Sara Abbatiello