Chiara Becchimanzi non ha Paura e (s)travolge il pubblico al Modus di Verona
La straordinaria stagione culturale al Modus di Verona comincia con il botto e il sold out dello spettacolo di Chiara Becchimanzi, “Fearless-senza paura”, andato in scena il 5 ottobre. La bravissima, bellissima attrice, è anche autrice, regista, stand up comédienne, fondatrice della Compagnia Valdrada, nonché premiata per numerosi lavori. È il primo spettacolo inserito nel percorso Tu Donna, ciclo di spettacoli, incontri e cinema, per celebrare e riflettere la figura della donna, in collaborazione con l’associazione V.E.G.A., Convergenze e il patrocinio dell’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Verona.
Fin dal principio, l’attrice dichiara al pubblico divertito che non sarà un semplice spettacolo ma addirittura una terapia di gruppo e con questo esorta subito ad amarsi. Alessio Righi è la spalla musicale che con ironia e destrezza sottolinea e modula ogni battuta e ogni cambio d’atmosfera. L’energia è altissima e il palco è dominato con sicurezza dalla donna che racconta i soliti stereotipi e uno dopo l’altro li travolge, li deride con un testo brillante e originale. Esiste una società dominata ancora dal modello maschile, persino nei bagni dell’autogrill e si può partire da Aristotele per comprendere come la storia delle donne sia sempre stata irta di sofferenze e patimenti. E allora non rimane che liberarsene, usando la sfrontatezza, girando i cliché e dimostrando che la donna non solo è uguale all’uomo, ma ha accumulato una forza storica che la rende vincente, capace di fare tutto. Ha persino desideri sessuali, tali e quali all’uomo, ha diversi tipi di orgasmo e già che ci siamo è doveroso trattare anche l’amore gay, ancor più minacciato da ogni sorta di banalità.
È meraviglioso ascoltare la Becchimanzi che con audacia e simpatia sfoggia quello che non si ha quasi mai il coraggio di dire o di fare, sia per le donne sia per gli uomini: sta davvero avvenendo una terapia sessuale, il pubblico ride a crepapelle, ma annuisce e partecipa. Il sesso, grande tabù della cultura occidentale, tutti lo fanno ma nessuno ne parla seriamente. E allora c’è urgenza di essere chiari, diretti, senza più allusioni e doppi sensi, ma dritti al cuore di un argomento che interessa soprattutto alla donna, storicamente bistrattata e sottoposta sempre alla serie B. Ma la comicità è una cosa seria e chi fa ridere lo fa per far pensare: come pensa la generazione attuale di giovani e che ruolo possono avere le scuole per una sana educazione sessuale? Viene instillato il dubbio per le (poche) conoscenze che si hanno, verso se stessi e verso l’altro che ci troviamo accanto. Il pensiero sessista è ovunque, l’attrice impavida esorta ad andare semplicemente nel proprio quartiere e fare caso alle battute o alle risposte che si ricevono quasi sempre: l’ironia maschilista che taccia la donna che non sa guidare, non pensa, non sa fare. Probabilmente si continua a essere abituati, ma c’è necessità urgente di svegliarsi dal torpore, i secoli sono trascorsi e delle categorie di pensiero sono ancora in gabbia, tra fantasmi e falsità.
Chiara Becchimanzi sa cambiare registro e commuove fortemente raccontando di una donna uccisa dal suo ex compagno, storia solita di cronaca, ed ecco che anche i suoi tacchi rossi acquisiscono un senso. E visto che la Chiesa si attribuisce da sempre il diritto di sentenziare sulla sessualità umana, viene proposto un sacrilego ma giustissimo quesito: e se Maria, tredicenne incinta per opera dello Spirito Santo, avesse deciso di abortire? Una donna conosce gli attacchi e gli atteggiamenti che le vengono proposti ovunque, in un ospedale o semplicemente in un gruppo di amici, si sopporta tutto quasi senza sapere di farlo, talmente è alta l’abitudine a una cultura che ancora denigra l’essere femminile, più debole, senza desiderio sessuale, destinato alla prole. È ancora così nel 2019? In parte sì, ma ora ci sono artiste guerriere che con una risata vogliono spazzare via il torpore e il buio, una risata li seppellirà. La comica insegna a non avere paura, a porsi domande, a riflettere e a indagare.
“Fearless-senza paura” è uno spettacolo terapeutico in cui si ride molto e di gusto, si mangia bene (provare per credere), ci si commuove e poi si rimane travolti da un pensiero più aperto, più consapevole. Grazie a Chiara Becchimanzi per questa strepitosa e intelligente performance, accompagnata da un godibile Alessio Righi per l’accompagnamento musicale.
Silvia Paganini