“Che difficile!”, il particolarissimo albo di Guridi
“Che difficile!” (Kite Edizioni, pp. 40, euro 18) di Guridi ci narra, attraverso immagini e parole, la difficoltà di riuscire a esprimersi – se non attraverso un sorriso – e di far sentire agli altri la propria voce, anche nelle situazioni della vita quotidiana, come ad esempio parlare con i vicini di casa oppure andare a scuola, che è ciò che accade al nostro piccolo protagonista. Ed è qui che entrano in gioco tutti coloro che sono in grado di rispettare questa difficoltà e di aiutare a superare questi blocchi emotivi.
“Che difficile” è un albo con un tipo di illustrazione che mira non tanto alla tecnica e nemmeno alla costruzione, ma al valore e all’espressività della linea stessa. Scorrendo le pagine piano piano l’espressività della linea si affianca ai riempimenti, alle campiture di colore. Quindi il colore, la forma stessa del colore – oltre all’andamento della linea – denota l’espressività e il senso dell’illustrazione. È come se i disegni fossero una traduzione diretta delle parole, senza alcun tipo di pretesa. Ci troviamo davanti tavole con disegni sinceri, fatti di getto, che puntano principalmente a essere didascalici e descrittivi. Pertanto ritroviamo la funzione dell’illustrazione nella linea e nel colore stesso, dove il senso del racconto è dato direttamente dalle forme e dai colori, arrivando a un linguaggio molto essenziale. Ad esempio, la linea seghettata che va verso il basso esprime una determinata emozione oppure se la campitura è a tratti esprimerà un altro tipo di emotività legata al personaggio o all’argomento specifico di cui si sta parlando e lo stesso vale per l’utilizzo del colore.
Un albo molto particolare e coinvolgente, il cui unico obiettivo è arrivare a rendere facile il difficile, imparando ad affrontare meglio la quotidianità e la nostra vita.
Annalisa Borgo