“Cenerentola” di Rossini a misura di bambino al Teatro Sociale di Como
Si può proporre l’opera lirica ai bambini? Secondo il Teatro Sociale di Como sì, infatti ha adattato la Cenerentola di Gioachino Rossini al pubblico dei bambini a partire dai sei anni, coinvolgendo AsLiCo, il Théâtre des Champs-Elysées e l’Opéra de Rouen. I cantanti erano affiancati dal Coro delle voci bianche del Teatro Sociale di Como che, seduto in platea, ha cantato le arie insieme al pubblico di coetanei.
Il libretto di Jacopo Ferretti è stato adattato all’età degli spettatori: sono state cantate solamente le arie principali, riducendo la durata complessiva dello spettacolo, e sono state introdotte molte scene dialogate e recitate con un registro semplice, immediato e moderno. La trama è stata semplificata e modificata; la vicenda infatti è ambientata in un Grand Hotel e sono stati introdotti i Lobby Boys, tre simpatici facchini. Anche il libretto è a misura di bambino, si tratta di una sorta di giornalino con articoli, rubriche ed attività adatti alla fascia d’età del pubblico.
Le arie erano intonate da cantanti professionisti, che erano anche maestri di recitazione: con una mimica buffa, esasperata, clownesca e simile a quella dei cartoni animati, il canto era affiancato da gag esilaranti. Scordatevi i seri cantanti lirici dell’opera per adulti, questo spettacolo era all’insegna della risata e dell’allegria. I personaggi erano buffi anche per i costumi realizzati con colori sgargianti e capi d’abbigliamento simpaticissimi, come parrucche improbabili, ciabatte, pon pon e molto altro ancora. Se la Cenerentola di Rossini è nata come dramma giocoso, la messa in scena del Teatro Sociale era un gioco, finalizzato al divertimento dei più piccini.
Anche le scenografie erano pensate per i più piccoli. Il sipario si è tinto di rosa confetto, forse perché la favola di Cenerentola è più apprezzata dalle bambine, ed erano presenti una gigantesca insegna al neon e un cartello stradale con la scritta “sogno”. Sul palcoscenico si trovava un ascensore funzionante, attraverso il quale entravano in scena alcuni personaggi. La festa organizzata dal principe non era un ballo di gala, ma un party non dissimile da una festa di compleanno, con palloncini colorati ed enormi torte a più piani.
Come in ogni spettacolo per bambini, il pubblico è stato coinvolto attivamente nella recitazione: il direttore d’orchestra, prima di iniziare lo spettacolo, si è rivolto agli spettatori; i bambini sono stati invitati a cantare le arie con il Coro delle voci Bianche e il pubblico ha prodotto il rumore della pioggia con le mani. I bambini non sono in grado di restare seduti troppo a lungo senza partecipare attivamente, così hanno preso parte alla rappresentazione.
Quali sono dunque gli ingredienti per proporre l’opera lirica ai bambini? L’essenza della trama resta immutata, infatti sono stati conservati i personaggi, gli avvenimenti principali e la morale della favola. La musica è stata sacrificata in favore di una recitazione più moderna e che ricordi gli spettacoli cari ai bambini come i cartoni animati e i clown, ma i piccoli hanno potuto avere un primo approccio con un’orchestra di musica classica e il canto lirico in un vero teatro all’italiana. La cura delle scenografie e dei costumi ha permesso poi di ricreare una coloratissima atmosfera di gioco. Analizzando l’opera con gli occhi di un adulto è evidente che tale operazione di adattamento non è certo banale: gli spettacoli per bambini non sono più semplici di quelli per adulti in quanto richiedono strategie di comunicazione e un linguaggio non meno complesso, ma diverso. Far ridere e divertire può essere difficile tanto quanto commuovere e indurre alla riflessione.
È importante che i bambini conoscano l’opera lirica sin da piccoli per mantenere viva la tradizione del teatro e della musica italiana. Non esistono argomenti troppo complessi per i bambini, che tra gli esseri umani hanno la mente più elastica e pronta all’apprendimento, ciò che conta è semplificare e adattare alle loro esigenze.
Valeria Vite