Catia Proietti racconta “A piedi nudi” di Federico Coccia
“A piedi nudi” di Federico Coccia e raccontato da Catia Proietti (Albero delle Matite, pp. 144, euro 15,50) è tratto da una storia vera e racconta, in prima persona, la vita di un bambino, Federico Coccia, che inizia il racconto, descrivendosi sia fisicamente sia caratterialmente. Ha ben tre sorelle, è nato a Vibo Valentia e gli piace tanto arrampicarsi sugli alberi, tanto da dire di voler vivere come Tarzan, a piedi nudi e insieme agli animali. Successivamente racconta di aver trovato un passerotto e di come se ne è preso cura, esaudendo così il sogno di avere un animale addomesticato con sé, ma ben presto Pino l’uccellino smette di cinguettare e tremare e a Federico non resta che seppellirlo nel giardino di casa.
Andando avanti, si segue Federico nella sua prima vera passeggiata senza adulti, con il pastore belga del vicino. Lo abbiamo capito: Federico ama gli animali e il suo sogno è quello di avere un cane. Dopo una serie di vicissitudini, avviene un evento inaspettato: la famiglia di Federico si trasferisce a Roma. In città non ci sono alberi sui quali ci si può arrampicare e non esiste la natura selvaggia della Calabria. Federico è triste e la nuova scuola non gli piace affatto, dato che ha incontrato un tale Mario Ceccarelli che lo prende costantemente in giro per il suo accento che, ovviamente, è completamente diverso da quello romano. Lo prendono in giro anche per la folta chioma riccioluta, tirandogli palline di carta che gli restano impigliate nei capelli. Federico in un momento di sfiducia decide di tagliarsi i capelli ma si blocca e pensa che allora dovrebbe tagliare anche la sua lingua, dato che anche il modo di parlare non è adeguato per Mario. Così decide piano piano di allenarsi con le vocali aspirate cantando: “se seguo la musica non posso aspirare le vocali”. Studia e resta chiuso in casa, per evitare di essere preso in giro anche da altri ragazzi, fino a quando decide di accontentare la mamma e di andare a giocare sotto casa. Alla fine si incammina per una passeggiata in solitaria, seguendo le indicazioni per lo zoo. Non sapeva esistesse uno zoo in città e la cosa lo rende felicissimo. Lo è un po’ meno quando esce dallo zoo, in quanto si sente molto dispiaciuto per gli animali chiusi nelle gabbie e dallo sguardo molto triste. In quel momento promette a se stesso che sarebbe diventato un veterinario e che avrebbe aiutato tutti gli animali a essere felici.
Passo dopo passo Federico prende fiducia in se stesso, salva un altro passerotto, studia, inizia a rendersi conto che è un tipo niente male e che le ragazzine lo osservano. Fino a che non si scopre che Federico Coccia oggi è un veterinario ed è anche il presidente del Bioparco di Roma. Aveva promesso che avrebbe liberato gli animali e lo ha fatto! Questo libro ne è la diretta testimonianza e insegna, ai bambini e ai ragazzi, quanto la fiducia in se stessi, la determinazione e la forza siano fondamentali per permettere ai sogni di realizzarsi e per costruire un futuro ricco di felicità e di soddisfazione.
Oggi gli animali del Bioparco di Roma sono liberi grazie al sogno di un bambino.
Maria Carmela D’Alessandro