Carmina Burana: ode al destino in danza al Regio di Torino
Protagonista sul palco del Teatro Regio di Torino il Balletto dell’Opera di Tbilisi con la versione coreografata da Ilya Jivoy dei Carmina Burana. Balletto in un atto sulle celebri note di Carl Orff.
La nuova creazione della scuola georgiana, diretta da Nina Ananiashvili, approda a Torino dopo la prima rappresentazione assoluta avvenuta il 28 ottobre di quest’anno proprio a Tbilisi. Lo stesso successo ottenuto in patria è facile scorgerlo nell’entusiasmo che sin dai primi passi scuote il pubblico. L’apertura del sipario lascia spazio al primo di molti quadri collettivi: una monumentale e statuaria somma di corpi immobili pronti a prendere vita sulle note e parole della famosissima Fortuna imperatrix mundi. Sul palco si alterneranno per oltre settanta intensissimi minuti di spettacolo, pas de deux, de trois, scene collettive e soliste che sapranno dialogare efficacemente con il tema centrale dei Codex Buranus: il rapporto con il divino, la volubilità e l’inesorabilità del destino dei mortali nonché la ciclicità e la perpetua fluttuazione dell’esistenza umana. La circolarità, elemento ricorrente nella coreografia, ora spezzata ed ora ricomposta viene accentuata dalla onnipresenza in scena di un elemento di lighting design (le luci sono magistralmente dirette da Kostantin Binkin), un cerchio luminoso che richiama la luna ed i suoi cicli attraverso movimenti lenti, variazioni di altezze ed inclinazioni che proiettano sul palco ombre con le quali i danzatori entrano in continuo dialogo.
Dialogo che si estende ai movimenti del coro, istruito e diretto da Andrea Sechi, il quale senza eccessivo timore abbandona la staticità a cui è abituato per consuetudine al fine di assumere le inedite sembianze di presenza scenica dinamica. Lo sforzo canoro conferma le straordinarie qualità dei maestri del coro. Anche le voci bianche guidate da Claudio Fenoglio hanno saputo interpretare in maniera ineccepibile la complessità plurilinguistica del testo. Magistrali e limpide le tre voci soliste che hanno accompagnato la messa in scena: Alina Tkachuk (soprano), Vladyslav Gorai (tenore), Bogdan Panchenko (baritono).
La direzione musicale è affidata al pluripremiato e talentuoso Zaza Azmaiparashvili, storica figura di riferimento del Teatro di Opera e balletto di Tbilisi e delle istituzioni sinfoniche georgiane. I costumi essenziali e didascalici, colorati per i danzatori solitisi, sono curati da Sonya Vartanyan.
Lo spettacolo si è concluso con i convinti applausi del pubblico, particolarmente calorosi ed accompagnati da omaggi floreali per i ballerini solisti Alina Somova (Avsadzhanashvili) e Oscar Frame; Papuna Kapanadze e Mari Elo; Kaito Hosoya e Giordano Bozza; Ekaterine Makhachashvili, Tatia Jashiashvili e Elene Gaganidze.
I Carmina Burana, nell’eccezionale veste coreografata, saranno in scena al Teatro Regio di Torino fino a domenica 11 dicembre 2022.
Leonardo Baroni