“Cannabis e spiritualità – Guida all’esplorazione di un’antica pianta maestra” di Stephen Gray
“Il mondo visibile non è più una realtà e il mondo invisibile non è più un sogno” – W. B. Yeats
In “Cannabis e spiritualità – Guida all’esplorazione di un’antica pianta maestra” (Spazio Interiore 2019, pp. 352, euro 20) lo scrittore, fotografo e ricercatore Stephen Gray raccoglie le testimonianze di studiosi, ricercatori, sperimentatori e artisti su quella che è la pianta su cuida sempre si è sempre molto discusso e si continua a discutere, dai suoi effetti benefici e terapeutici, al suo uso come “droga”, fino al suo rapporto con la nostra anima e il nostro cuore. Tra assensi e dissensi, ad ogni modo, questa pianta ha accompagnato da sempre l’evoluzione del mondo e dell’umanità anche se, soprattutto nel XX secolo, lo studio e l’applicazione dei suoi doni – come sostiene nella prefazione la psichiatra Julie A. Holland, esperta in droghe di strada e stati di intossicazione – è oramai diventata un’arte perduta.
Gli autori dei saggi qui raccolti ci introducono all’uso spirituale della cannabis attraverso le varie culture di ogni epoca, il suo primo utilizzo risale a settemilacinquecento anni fa, al Neolitico e oggi la ritroviamo ovunque dal cibo, ai cosmetici, ai materiali di costruzione. Secondo Jeremy Wolff è la “pianta dell’umanità”. Una pianta che conduce alla saggezza del corpo anche se, come ben sappiamo, gli usi impropri e gli abusi sono largamente diffusi ovunque. Chi ha partecipato alla nascita e alla stesura di questo libro vuole condividere “il potenziale di aiuto di questa astuta e benevola pianta” e l’importanza di creare un buon set e setting per l’uso della stessa. Troviamo gli studi spirituali legati al Medio Oriente di Chris Bennett, la direttrice della National Class Action for Therapeutic Cannabis Joan Bello, l’etnobotanica Kathleen Harrison, lo scrittore e artista Jeremy Wolff, Sean Hamman, Steve Dyer, l’insegnante di yoga Dee Dussault, l’intervista allo sciamano Hamilton Souther, Jeff Brown, il coach Satyen Raja, lo sciamano brasiliano Mariano De Silva, Roger Christie e altri ancora.
Leghiamo la cannabis non solo al rastafarianesimo ma anche ad altre tradizioni religiose, quali il taoismo, lo zoroastrismo, l’induismo, il buddhismo, la religione dei sikh e quella ebraica. Sono, quindi, diversi e tanti i modi per cui la cannabis può condurre verso un risveglio spirituale, e Stephen Gray li raccoglie qui, pagina dopo pagina, dando vita a un vero e proprio manuale di istruzioni per l’uso.
Marianna Zito