“Boccanera”, perciò amiamo Michèle Pedinielli

Sono le ultime pagine di “Boccanera” (Fandango Libri, 2025, pp. 209, euro 17.50) le più difficili. Quelle in cui sai che Ghjulia Boccanera, il meraviglioso personaggio di Michèle Pedinielli non ti farà più compagnia, una volta chiuso il libro.
Sì, perché la protagonista di questo noir è l’amica che tutti vorremmo: brillante, perspicace e libera. Per gli amici semplicemente Diou. Ci accompagna, anzi è più corretto dire che siamo noi ad accompagnarla nella risoluzione di un caso abbastanza intricato, dove a un primo omicidio seguirà un secondo e poi un terzo, dove gli agguati sono dietro l’angolo e ci si ritrova senza accorgersene con una stretta al collo sempre più forte e violenta della precedente.
Siamo nella splendente Nizza e a Boccanera – la nostra detective privata sulla cinquantina e con le Dr. Martens – viene commissionata la risoluzione di un caso che vede l’omicidio di un distinto uomo italiano. È Dorian, il compagno del ricco e defunto Mauro Giannini, a chiedere una mano a Diou; ma questo incontro, oltre a portare alla nostra Boccanera un sacco di soldi, le porterà anche un sacco di guai, che la vedranno trascinarsi di giorno e di notte e da una parte all’altra della città. Una serie di vicissitudini divertenti e al tempo stesso, piene di suspense che ci accompagnano in questa lunga promenade dalla vecchia Nizza, fino al porto e poi lungo la scalinata fino a Boulevard Franck-Pilatte, passando davanti La Réserve. E ancora le spiagge; “Corro. Dimentico la morte e l’odio. Mi riempio di blu e di sole”.
Per fortuna, questo noir pubblicato da Fandango, nella precisa e attenta traduzione di Luca Bondioli, è il primo di questa saga della geniale e ironica Michèle Pedinielli, che in Francia ha venduto più di 50.000 copie. Aspettiamo il resto. Aspettiamo, con ansia ed emozione, il ritorno della nostra Diou.
Marianna Zito