“Biofilia”, il mondo magico di Cathy Eliot
“Biofilia” (Storiedichi edizioni, pp. 68, euro 20, traduzione di Sara Marconi) di Cathy Eliot è un libro d’incanto.
Evoca natura, leggerezza, calore e accoglienza. È un’immersione nel verde dei boschi, tra le case, in riva al mare e tra la gente.
Biofilia significa amore per la vita e per ciò che è vivo, come la sua stessa etimologia lascia intendere. È la combinazione di due parole greche “bio” e “filìa”, a evocare quel legame innato che si crea tra l’uomo e la natura. L’interno dell’albo è particolare perché ogni pagina ha una patella che si apre sulla destra e ogni immagine si sovrappone all’altra in un movimento continuo, seguendo l’andare delle quattro stagioni, ed è legata a una parola. Le parole in tutto sono quattordici, tutte appartenenti a diversi luoghi del mondo e tutte intraducibili in altre lingue e, in alcuni casi, appartenenti al passato o al linguaggio letterario. Sono parole particolari nella loro unicità, perché riescono a spiegare ciò che appartiene all’istinto di noi umani, a entrare in relazione con tutto ciò che è vivo sulla Terra.
Le illustrazioni delle tavole sono realizzate a mano con tecnica mista acquerello-pastelli, i colori e le linee delle immagini avvolgono in un caldo abbraccio, trasmettono un senso di calma, pace ed energia positiva sia attraverso la meraviglia della natura sia attraverso la luminosità delle piccole cose, quelle che esistono e quelle in continua mutazione.
Marianna Zito