Bimbi Club: Il teatro Regio di Torino pensa alle famiglie
Durante la prima recita domenicale di ogni titolo d’Opera in cartellone, mentre una sala gremita ascolta le melodie dei più grandi compositori e guarda meravigliose scenografie, i più piccoli possono godere dei privilegi del Bimbi Club, diventando per qualche ora i protagonisti di quello spettacolo di cui potranno parlare coi genitori la sera. È questa infatti la novità del Teatro Regio di Torino, nata da un’idea del Sovrintendente Mathieu Jouvin, al fine da un lato di incentivare le famiglie ad andare a teatro e dall’altro di semplificare l’organizzazione dei genitori. Mentre questi si godono lo spettacolo, i bambini trascorrono il pomeriggio al Bimbi Club, che si svolge in Sala Caminetto (quindi a due passi dalla platea) ed è indirizzato ad un massimo di trenta bambini tra i 6 e i 10 anni. Così diventa più semplice per i genitori “combinare” la passione per l’Opera con la cura dei figli: il Teatro Regio diventa pertanto luogo di accoglienza e di ascolto nei confronti delle necessità del proprio pubblico. Il servizio è attivo dalle 14:30 sino al termine della rappresentazione e con soli 10 euro i bambini che aderiranno (è necessario prenotare on line o in biglietteria) saranno seguiti dalla professionalità e dall’esperienza di Stefania Perrone e Cecilia Orlandini e avranno la possibilità di sperimentare diversi laboratori musicali e teatrali inerenti allo spettacolo in scena. I bambini impareranno così a creare i suoni e i rumori di scena e potranno travestirsi e interpretare i ruoli dei personaggi che i propri genitori stanno guardando sul palcoscenico.
Durante la prima recita domenicale di “Aida” sono andata a curiosare cosa succedeva al Bimbi Club e ho potuto assistere alla personalissima opera messa in scena dai bambini grazie al lavoro di Stefania e Cecilia. Queste vantano una lunga collaborazione con il Teatro Regio e una grande esperienza sia con i bambini più piccoli, sia con i ragazzi del liceo. A tal proposito Stefania e Cecilia affermano: “Quando abbiamo iniziato a lavorare qui ci occupavamo di attività simili con le scuole e c’era una gamma vastissima di laboratori, nonché delle vere e proprie lezioni di storia della musica per i ragazzi più grandi che si concludevano la sera con lo spettacolo. Poi è stato chiuso l’ufficio scuole, ma grazie all’idea del Sovrintendente e con i nostri contenuti abbiamo potuto dare avvio a questa iniziativa bellissima”.
Giulia Basso