BESTIE DI SCENA – EMMA DANTE E LA VOCE DEI CORPI
Corpi in movimento sul palcoscenico. Corpi vestiti, corpi nudi, prima sparsi e poi uniti a formarne uno solo. Only You, solo tu.
Un disegno – quello di Bestie di Scena di Emma Dante – che evidenzia la fattezza umana nella totalità più sincera e conscia. Si parte dall’archetipo primitivo di uomini lanciati nel mondo alla ricerca – forse – di un perché. Inizialmente fragili e lividi di vergogna, finiscono per spogliarsi e fare a meno di tutto mentre man mano la vulnerabilità lascia il posto alla consapevolezza, a una rinascita.
La diffidenza iniziale per lo spettacolo lascia il posto a una vera e propria catarsi e a una affascinante sensazione di libertà. I quattordici corpi si toccano, si mescolano e vomitano come anime perse in un purgatorio di silenzio e di penombra. Si svuotano persino di acqua, oltre che di suoni e parole che ci riportano ai linguaggi dialettali del meridione. I movimenti si sviluppano in danza, quasi scorrendo sul palcoscenico per poi variare in rigidità eccessive e tonfi pesanti.
Il corpo nudo parla – come ci insegna la nostra letteratura del ‘900 – ma non tutti sono in grado di comprenderne il significato al di là della pudicizia convenzionale. D’altronde, dal mio canto, non si può fare altro che ringraziare chi ci dà oggi la possibilità di ascoltarne la voce, aprendoci gli occhi verso una nuova conoscenza e un nuovo possesso di sé e del proprio corpo evidenziandone l’essenza e il valore, riuscendo ad andare ben oltre le forme.
Al Teatro Argentina di Roma fino al 22 ottobre.
BESTIE DI SCENA
scritto e diretto da Emma Dante
con Elena Borgogni, Sandro Maria Campagna, Viola Carinci, Italia Carroccio,
Davide Celona, Sabino Civilleri, Alessandra Fazzino, Roberto Galbo, Carmine Maringola,
Ivano Picciallo, Leonarda Saffi, Daniele Savarino, Stephanie Taillandier, Emilia Verginelli
e con Daniela Macaluso e Gabriele Gugliara
elementi scenici e costumi Emma Dante – luci Cristian Zucaro
Produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, Atto Unico/Compagnia Sud Costa Occidentale,
Teatro Biondo di Palermo, Festival d’Avignon
Marianna Zito
Foto di scena Masiar Pasquali