Beate Maly torna in libreria con il secondo caso di Ernestine e Anton “Morte in scena a Vienna”
È uscito oggi in libreria un attesissimo ritorno per gli appassionati di gialli: si tratta del nuovo romanzo scritto da Beate Maly, dal titolo “Morte in scena a Vienna” (Emons, 2023, Collana Gialli Tedeschi, traduzione di Rachele Salerno, pp. 250, Euro 15). Dopo il grande successo di “Omicidio al Grand Hotel”, uscito in Italia lo scorso giugno (qui la nostra recensione), ecco che torna alla ribalta la Miss Marple viennese, Ernestine Kirsch, che avrà di nuovo al suo fianco, nel suo secondo caso, l’amico farmacista Anton Böck.
Siamo negli anni ’20, poco dopo la fine della prima Guerra Mondiale, in un freddo inverno. A Vienna sta per debuttare al teatro dell’opera “La giacca gialla”di Franz Lehár con protagonista una famosa cantante, Hermine Egger. Per un fortuito caso, l’insegnante di latino in pensione Ernestine Kirsch, appassionata di opera, ha in regalo due biglietti per la prima, e approfitta dell’occasione per invitare insieme a lei l’amico Anton, che, pur controvoglia, accetta di accompagnare l’amica. Dopo lo spettacolo però, avviene un tragico incidente che coinvolge proprio la protagonista dell’opera, che viene trovata morta con il collo spezzato a causa di una caduta. Ernestine, che ha avuto modo di incontrare l’artista prima dello spettacolo, ha qualche dubbio su tale incidente e, spinta dalla sua solita curiosità e dal suo infallibile intuito, vorrà vederci più chiaro. Naturalmente, non mancherà di coinvolgere l’amico Anton, che nonostante lo scetticismo, non riesce a dire di no a Ernestine. Quando una seconda morte accidentale va a infittire ulteriormente il caso, Ernestine decide di approfondire ulteriormente le sue indagini, che la porteranno a mettere il naso in situazioni molto pericolose.
Anche questo secondo caso, che segna il ritorno di Ernestine e Anton, non delude: Beate Maly, unendo elementi storici ed elementi di finzione, riesce a creare una storia che non solo avvince e tiene in tensione il lettore, ma lo diverte anche, grazie a battute argute e a scene ironiche che i protagonisti, nella loro quotidianità, affrontano, mostrando il proprio carattere, con punti di forza e debolezza. Un tocco di sentimento rende il tutto ancora più realistico, per non parlare delle tematiche storiche che la trama delinea al di là degli elementi tipici del giallo: in primis, l’educazione nelle scuole a inizio ‘900, costituita da una disciplina fin troppo estrema, che spesso portava a violenze fisiche, e, in alcuni casi, al verificarsi di episodi tragici.
Beate Maly è una scrittrice viennese, che ha pubblicato fino al 2008 narrativa per bambini e saggi. Nel 2008 ha pubblicato il suo primo romanzo storico, dal titolo Die Hebamme von Wien. Nel 2016 invece, ha pubblicato il primo romanzo giallo storico “Omicidio al Grand Hotel”, uscito in Italia lo scorso anno per Emons.
Roberta Usardi
Ho appena acquistato entrambi i libri della serie
e non vedo l’ora di leggerli.
Bella recensione