“Bamba” è il nuovo singolo di Icastico – L’intervista
Lo scorso 24 luglio è uscito “Bamba”, il nuovo singolo del cantautore viterbese Icastico, dopo i successi di “Cristo!” e “Alcolico”. Insieme ad Icastico, che in questo brano canta e suona la chitarra, hanno suonato Simone Bravi, Marco Cilo, Simone Buzi e Dario Martellini. Abbiamo fatto qualche domanda all’artista per andare più a fondo nella sua musica, che non passa di certo inosservata.
“Bamba” è il tuo nuovo singolo, esprime nei versi un grande malessere, al quale non sembra esserci un’uscita se non accettare l’autodistruzione data dai vizi, pensi sia l’unica via o può esserci anche una salvezza?
Non sono molto fiducioso sul fatto che le cose possano migliorare. Ma credo che possiamo modificare il nostro atteggiamento verso quello che siamo e le cose che ci accadono. In fondo lo scopo di quello che faccio è offrire uno specchio a chi mi ascolta. Una volta che ci hai visto il tuo mostro riflesso cosa farai?
“Bamba” fa parte di una trilogia iniziata con i due precedenti singoli “Cristo!” e “Alcolico”, qual è stato il processo creativo per questi brani, che hanno in comune il malessere?
La trilogia è nata da un lungo periodo di astinenza dall’alcol dovuto ad un problema di salute. All’epoca suonavo 3-4 volte a settimana alle varie feste del vino e della birra. Puoi immaginare quanto sia stato tragico per me. Capire quanto fosse importante l’alcol nella mia vita, anche solo banalmente a livello sociale, mi ha scosso. Non abbastanza da farmi smettere, ora bevo tanto, se non più di prima. Ma sicuramente ha cambiato il mio atteggiamento verso me stesso ed il mio stile di vita. Il materiale delle mie canzoni in generale è preso dalle frasi che mi ripeto durante i miei monologhi interni. Sono il mio tentativo di mediare con la vocina che mi ripete tutto il giorno che faccio schifo e che sto vivendo un “suicidio a lungo termine”.
Girerai il video di “Bamba”?
Sì, certo, a metà agosto. Amo il fatto che i videoclip possano estendere il significato di un brano e sono fondamentali per rendere visivamente l’immaginario popolato da personaggi ridicoli ed inetti in cui affondano le radici i miei testi.
In “Cristo!” canti “se il mio disagio fosse benzina arderei il mondo”, un verso molto forte, ma dato che il disagio non è benzina, che forma ha per te?
“Una mano che ti afferra il cuore da dentro” e te lo strappa verso il basso.
Nei testi della trilogia usi diverse immagini religiose oltre al linguaggio tagliente, pensi sia un modo per rendere meglio l’idea di quello che vuoi dire?
Dipende. In “Cristo” lo scopo era solamente quello di fare incazzare i cattolici per sfruttare la loro indignazione. Dopo tutto mi sembra il minimo dopo lo sciacallaggio che fanno su temi di famiglia, aborto, identità di genere ed orientamento sessuale. Vista la sofferenza che provocano a tutti i livelli della società lo scherno mi sembra il minimo. In “Alcolico” invece credo tu ti riferisca alla frase “Figlio bastardo di un Dio ubriaco marcio”. In quel caso è una citazione a Tom Waits che in “Heartattack and vines” afferma “Non esiste il diavolo. È solo Dio quando è ubriaco”. In “Bamba” mi riferisco al populismo (“Signora mia”) e l’ipocrisia con cui vengono trattati i temi del disagio sociale. Il cuore immacolato di Maria è ovviamente un riferimento a Salvini che fa scempio delle immagini sacre sotto al consenso della sua manica di invasati con battesimo come titolo di studio. Quindi si, a volte è per rendere l’idea. Altre volte è solo per provocare. Sono arrogante e rissoso lo so. Ma ho anche dei difetti.
Hai in programma delle date dal vivo?
Abbiamo problemi di sicurezza. Non ho il genere di pubblico che se ne sta seduto ad ascoltare le canzoncine. Ed io dal mio canto ho un concerto studiato per fare festa e consumare le scarpe. Ogni mio live è un “rave eucaristico”. Quindi le norme attuali ci stanno un po’ strette. Aspetteremo.
Quali sono i tuoi artisti di riferimento?
Vorrei vivere come Tom Waits ma non reggo l’alcol quanto vorrei.
Roberta Usardi
www.facebook.com/icasticomusic/
www.instagram.com/icasticomusic/