“B.L.U.E., Il musical completamente improvvisato” al Teatro Carcano di Milano
Il Teatro Carcano di Milano ha ospitato uno spettacolo originale ed esilarante, che propone un tradizionale musical in stile Broadway nella più innovativa delle soluzioni: l’opera è infatti interamente improvvisata, con sorprendenti risultati comici. Il titolo è “B.L.U.E., Il musical completamente improvvisato”.
Il musical è preceduto da una breve chiacchierata tra il pubblico e il capocomico, durante la quale viene chiesto alla platea di proporre dei luoghi casuali in cui ambientare la trama. I possibili scenari vengono annotati su un taccuino, dopodiché ne viene selezionato uno attraverso l’applausometro. Con il medesimo stratagemma viene scelto il titolo. Ciò che segue è uno spettacolo totalmente improvvisato per quanto riguarda trama, canzoni, battute e persino le rudimentali scenografie. E ad ogni messa in scena il risultato è differente e impossibile da replicare.
Il musical rispetta lo stile più tradizionale di Broadway, ma proprio per il carattere improvvisato assume tratti comici che strappano al pubblico non poche risate. In alcuni momenti vengono commesse delle stonature dovute proprio all’improvvisazione, ma ciò non priva lo spettacolo del proprio valore, perché diventa divertente scoprire come gli artisti porranno rimedio agli errori. I sette attori, Emanuele Ceripa, Cecilia Fioriti, Alessio Granato, Francesco Lancia, Andrea Laviola, Fabrizio Lobello, Fulvio Maura, Simona Pettinari, sono degli esperti dell’improvvisazione, perciò sanno come trovare una soluzione a trame contorte, battute fuori luogo o stonature nell’esecuzione di brani musicali; la riuscita del tutto è dovuta proprio a questo loro talento. Anche la band, composta da Fabio Pavan e Alessio Granato (piano), Nando Farina (fiati), Roberto Battilocchi (basso e contrabbasso), e Damiano Daniele (batteria e percussioni), non ha alcuno spartito, ma non per questo le basi sono prive di ritmo, anzi, si tratta di musica dal vivo di straordinaria qualità.
Gli anglosassoni dicono che una cosa viene creata “out of the blue” quando viene improvvisata, e da ciò deriva il titolo “B.L.U.E.” e il colore delle scenografie e dei costumi. Quando il pubblico viene chiamato ad intervenire, viene illuminato da luci molto potenti, che dividono il momento di dialogo dal momento dello show vero e proprio. Le rudimentali scenografie del musical, anch’esse improvvisate, consistono in immagini scaricate da Google e proiettate su un maxischermo, scatenando fragorose risate tra il pubblico.
Ma quale musical è andato in scena sabato 7 gennaio presso il Teatro Carcano? Il titolo era Avellino, I can fly e l’ambientazione era un’Esselunga di Avellino. Sembrerebbe quasi impossibile realizzare un musical di senso compiuto da un titolo ed un luogo così assurdi, eppure gli artisti ci sono riusciti, approfittando dell’insensatezza delle indicazioni del pubblico per realizzare uno spettacolo comico. La trama riguardava la storia d’amore tra una repartista trasferitasi nella piccola provincia da Milano e un cliente, ostacolata dal maschilista padre di lei. Le scenografie erano costituite da immagini scaricate da Internet dell’Esselunga e delle corsie di un supermercato.
Il pubblico è accorso numeroso e ha partecipato con trasporto, contribuendo a rendere unica la serata. Lo spettacolo è indicato ad un pubblico di ogni età per la leggerezza delle tematiche trattate, infatti il suo scopo è essenzialmente divertire.
Valeria Vite