“Averroè” di Fatima Sharafeddine
“Tutti mi chiamano Averroè, ma il mio nome per
intero è Muhammad ibn Ahmad ibn Muhammed ibn Rushd”
“Averroè” (Edizioni
Gallucci in collaborazione con Kalimat
2019, euro 11,70) è un testo bilingue italiano/arabo e narra la storia di un
grande studioso nato nel 1126 a Cordova, in Andalusia. Averroè si è interessato
di studi classici, religiosi, filosofici e tanto ancora, accompagnati da una
grande passione per l’astronomia e la conoscenza della verità, la quale spesso
viene tenuta nascosta.
“L’essere umano
deve apprendere la verità anche da chi non professa la stessa fede, è deve
cercarla anche nei testi antichi. La shari’a lo indica come dovere”.
Averroè ha pensato anche a riformare il ruolo delle donne
nella società, che non deve essere limitato alla cura dei bambini e della casa.
A proposito della giustizia, una delle quattro virtù descritte dallo stesso,
dice: “La giustizia fornisce
a ciascuno gli argomenti per difendere se stesso, ma anche quelli dei suoi
accusatori”. Averroè sarà, per
i bambini che lo leggeranno, un amico e maestro di vita che li guiderà nel
bellissimo mondo della cultura, seguito dalle bellissime e attente
illustrazioni di Hassan Amekan, nato
in Iran, illustratore per giornali, riviste e libri dedicati all’infanzia.
Fatima Sharafeddine è scrittrice, traduttrice e curatrice di libri per
ragazzi. Ha pubblicato più di 120 libri ricevendo numerosi premi, conduce anche
workshop di scrittura creativa e assiste i giovani nella realizzazione dei loro
progetti. La nuova collana Gallucci/Kalimat è frutto della
collaborazione con la più prestigiosa e premiata casa editrice araba e con i
mediatori linguistici più qualificati. È una proposta editoriale
unica, pensata per bambini stranieri che, al loro primo approccio con la lingua
italiana, possono in questo modo ritrovare un immaginario familiare e la loro
lingua madre; testi in grado di conquistare anche i genitori italiani più
sensibili, interessati a far conoscere ai loro figli storie di terre lontane e
biografie di personaggi illustri.
Quindi perché non
far conoscere la storia di Averroè ai nostri bambini?
Sara Abbatiello