Audioscena: il progetto di editoria sonora
Tracciare le fattezze dei media del futuro è complesso, anche se ne intravediamo l’ombra dietro l’angolo. A quale forma è destinata la letteratura nella sua prossima fruizione? Cambieranno i tratti somatici di musica, arte e cinema?
In un mondo fatto di immagini, che fa uso sproporzionato di immagini e va verso l’uso esclusivo dell’immagine come mezzo di espressione e comunicazione, lo spettatore ha ormai sviluppato il proprio personale culto dell’immagine trasformando l’assuefazione in rito, senza riuscire a riconoscerne il limite.
È da questa premessa che nasce l’Audioscena: un progetto sperimentale di editoria sonora che è qualcosa in più di un audiolibro e qualcosa in più di un reading musicale.
L’idea di Gianfranco Maselli, compositore e chitarrista dei Violent Scenes e parte del collettivo Stand Alone Complex, è quella di creare un vero e proprio film senza immagini dove la musica faccia sia da colonna sonora sia da colonna visiva. Il narratore e i musicisti esortano l’ascoltatore a immaginare la scena, a creare la proprie immagini, semplicemente chiudendo gli occhi e ascoltando.
Nasce così il cinema soggettivo, dove ogni immagine sviluppata si lega all’inconscio, ai propri ricordi, esperieze, incubi, sogni e al mito. Allo stesso tempo la musica con le sue sonorità immersive, caratteristiche del collettivo SAC Recordings, libera l’immagine dallo schermo e diviene metafora narrativa della scena.
Crediamo che oggi lo spettatore abbia bisogno di riscoprire l’immaginazione per “liberare” l’immagine e siamo convinti che possa farlo solo attraverso l’ascolto.
Testo di G. Cuscito – L’Orrore: Colebrook – Parte I
Il primo esperimento di Audioscena, che va ad inaugurare la collana sonora dell’Orrore, è “Colebrook”: racconto suddiviso in tre parti, scritto e narrato da Massimiliano Pietroforte e musicato da Gianfranco Maselli, Francesco Caragnano e Francesca di Pierro con chitarra elettrica, elettronica e tastiere.
Colebrook è un thriller psicologico che affonda le sue radici nella parentesi biografica degli ultimi due anni dell’autore. Joel, giovane giornalista protagonista dell’audioscena e alter ego dell’autore, condivide con quest’ultimo un destino di decentramento. Per il giovane autore il trasferimento da Roma a Bagnaia, piccolo borgo adiacente a Viterbo, è una scelta di vita, un rifiuto del caos metropolitano a vantaggio dell’antico odore dei comignoli e della pace della Tuscia. Per il protagonista, invece, si tratta di un’imposizione lavorativa: un trasferimento costretto da New York a Colebrook per la realizzazione di un reportage sulla vita al confine, un confronto fra la frenesia della Grande Mela e la placida calma delle contee periferiche.
Ben presto, per Joel, la permanenza nella cittadina di Colebrook si tramuterà in un incubo, in un incontro oscuro con i suoi demoni, in un’esperienza labirintica che lo condurrà verso una follia definitiva.
L’utilizzo della parola nel racconto mostra retaggi classici e immaginari surrealisti. Il ritmo temporaneamente rallentato porta un’eco di una frenesia ancora latente. La descrizione minuziosa dell’arrivo a Colebrook attira l’ascoltatore attraverso le rovine della città, che riconducono alla desolazione di un personaggio Sveviano, inerme in un panorama sconosciuto.
Gli arrangiamenti psichedelici ed elettronici di questa prima parte si amalgamano sin da subito con le parole, in un unico prodotto finale dove risulta impossibile scindere narrazione e sonoro. Gianfranco Maselli e Francesco Caragnano firmano tutte le chitarre, alcune di derivazione folk e post rock, altre più sperimentali completamente imbevute in lunghi riverberi, così tanto da rassomigliare più ad oscure tastiere che a strumenti a corde. In una staffetta ben riuscita, alle chitarre si affianca un uso pesato dei sintetizzatori che, in alcuni passaggi, conducono per mano lo “spettatore” verso delle piacevoli derive ambient, dark e shoegaze.
Ascoltalo qui: https://anchor.fm/stand-alone-complex
Cos’è Stand Alone Complex?
Le Audioscene sono un prodotto Stand Alone Complex, il collettivo con base a Bari, in Puglia, formato dalla band multiforme di derivazione post-rock Violent Scenes e dal regista di videoclip musicali e film sperimentali e d’animazione Antonio Stea.
Insieme ci occupiamo di produrre e promuovere i progetti vicini alla nostra visione della musica, intesa come un territorio volto a stimolare la psiche in cui, attraverso la ricerca emozionale, tecnica e sperimentale che l’artista fa, guardarsi da dentro verso l’esterno e viceversa per andare al di là: trascendere.
Gianfranco Maselli e la sua ensemble di musicisti lavoreranno su testi di scrittori emergenti, classici della letteratura e nuove forme di scrittura, nella creazione di tre differenti collane sonore: l’Orrore, l’Onirico e il Mito.
Stand Alone Complex è un circuito aperto. Se ti senti vicino o sei incuriosito da quello che facciamo, sei uno scrittore emergente e vorresti proporci il tuo lavoro per farne un’audioscena, contattaci pure alla mail sacrecordings@gmail.com
SAC Recordings – https://www.instagram.com/sacrecordings
Violent Scenes – https://linktr.ee/violentscenes
Gianvito Novielli – https://bit.ly/gianvitonovielli
Antonio Stea – http://antoniostea.com
Nella foto di copertina: “Colebrook” sonorizzato dal vivo allo Stand Alone Fest. Foto di Antonio Stea