“Armilla Meccanica”: il nuovo avvincente universo fantascientifico di Fabio Carta
Dopo la splendida quadrilogia di Arma Infero, Fabio Carta è tornato con un nuovo romanzo di fantascienza a più volumi, dal titolo “Armilla meccanica. Nel Cielo” (Inspired Digital Publishing, 2021). Dopo aver apprezzato, in Arma Infero, sia l’abilità stilistica di Carta, sia la sua grande capacità di creare ex novo universi complessi, descritti nei più piccoli dettagli, abbiamo letto con curiosità e trepidazione questo nuovo lavoro letterario. E anche in questo caso l’autore ha dato il meglio di sé. A partire dal mistero del titolo, che racchiude il nucleo attorno al quale la storia si sviluppa da più parti. Uno dei punti forti del romanzo è la scoperta dei vari elementi in modo graduale e avvincente. Il nuovo universo si forma a poco a poco, partendo dal paesaggio, dalla catena montuosa di Ur, sempre descritto in modo minuzioso e preciso, prima di arrivare ai personaggi e all’azione. Il lettore viene così immerso lentamente, ma completamente, in un universo in cui la Terra non è più l’unico pianeta abitabile, anzi. Esistono molti altri pianeti, come la Metrobubble, l’unica Spira nel braccio di Orione e unico pianeta a non essere assoggettato all’Armilla.
Ma cos’è l’Armilla? Una domanda di non facile risposta, ma con lo scorrere della narrazione, si apprende che l’Armilla è un metodo di controllo informatico interdimensionale, un nuovo ordine a cui confluisce ogni dato sensibile di ciascun individuo. A capo di essa si staglia la figura del Meklord, un uomo senza scrupoli, un tiranno che ambisce alle ricchezze della Metrobubble. Peccato che la Metrobubble sia abitato dai queer, individui con un modo di vivere definito “poliamoroso e transgenere”, che costituiscono una forza di resistenza al dominio del Meklord e che vedono in lui il nemico “unico e riconoscibile”.
Ma come mai il Meklord ha una tale ambizione? In una società che punta al dominio dell’uomo sull’uomo, la Metrobubble è riuscita a preservare l’ultima banca dati computerizzata prima dell’avvento della catastrofe finanziaria e informatica chiamata ChainCrack, che ha ridotto gli abitanti alla fame e alla disperazione. Se il Meklord riuscisse ad entrare in possesso di quella banca dati, ne diventerebbe il legittimo proprietario e avrebbe il totale dominio sulla Metrobubble.
“…c’era chi insinuava, e forse a ragione, che fosse questa nuova “Oltreumanità” la causa principale della grande crisi dell’Armilla.”
Parallelamente si parla anche dei mek-operai, lavoratori che vivono una situazione difficile, tra disoccupazione e povertà. Tra di loro però fa eccezione Geuse Ker, vecchio comandante del meka chiamato Fasa, e ritenuto il più ricco mek-operaio di tutta l’Armilla. La sua fama è ben nota, e attira l’interesse della giovane artigliera Scrama, che vuole entrare a far parte dell’equipaggio del Fasa. Riuscita nel suo intento, salirà sul Fasa insieme a Geuse e al pilota navigatore Gasindio, per una missione che la porterà sul pianeta roccioso Moa-B. Per i tre viaggiatori questa missione sarà una prova notevole, non solo di forza, che porterà Geuse e Scrama ad affrontare, tra le altre cose, il loro passato.
Quanto sopra riporta solo una minima parte della complessità della trama di “Armilla Meccanica. Nel Cielo”, e decreta solo l’inizio di una nuova storia tanto minuziosa quanto appassionante e ricca di elementi, che di certo avranno uno sviluppo nei volumi a venire. E noi non aspettiamo altro.
Roberta Usardi