“Amore abitato” di Maria Teresa Horta
“…
silenziosamente diremo
domani
…”
È la prima donna a vincere il Premio Rodrigues Sampaio nel 2024 ed è tra le 100 donne nella lista della BBC considerate tra le più influenti del mondo.
Parliamo della scrittrice, poetessa e giornalista portoghese Maria Teresa Horta, nata nel 1937 a Lisbona e figura rilevante della letteratura portoghese contemporanea, conosciuta principalmente per il suo lavoro poetico, che esplora temi di amore, identità e femminismo. Il suo libro più celebre è “Minha Senhora de Mim” (1971), tradotto in italiano e pubblicato da Valigie Rosse nel 2018, fu inizialmente censurato a causa del suo contenuto esplicito e controverso riguardo alla sessualità e la libertà femminile, che più che una rivendicazione, è per l’autrice “l’apertura della necessaria attenzione per una sfera immane dell’esistenza”.L’opera di Maria Teresa Horta è stata spesso all’insegna della lotta contro le convenzioni sociali e politiche e ha avuto un ruolo importante nell’affermazione dei diritti delle donne in Portogallo. La Horta è anche una figura influente nel contesto politico, nella partecipazione attiva al movimento per la libertà e la democrazia in Portogallo durante la dittatura.
“…
menti
per trattenere solo il destino
ho fatto sì che il tempo aspettasse
e ho voluto in te il tempo
donna – mare
affermo”
Fondatrice del movimento letterario e culturale Geração de 60 (Generazione degli anni ’60) che ha avuto un ruolo centrale nel rinnovamento della poesia portoghese del XX secolo, soprattutto negli anni Sessanta e Settanta. Il suo lavoro ha un forte impatto di riflessione sulla condizione della donna. Con uno stile diretto e audace “è stata capace di scrollarsi di dosso il paternalismo stantio di una società patriarcale e retrograda come quella dell’Estado Novo portoghese”, scrive nella sua nota introduttiva Federico Bertolazzi, curatore del volume “Amore abitato. Antologia poetica” (2024, pp. 216, euro 16) anche questo pubblicato dalla casa editrice Valigie rosse.
“…
Oh amore mio la tua lingua
lega
quel che scioglie la follia
…”
La copertina è di un rosa acceso caratterizzato dalle immagini in lettere dai contorni rossi di Manuela Sagona e lo leggiamo grazie all’accurata e armonica traduzione di Federico Bertolazzi, Gaia Bertoneri e Chiara Mancini, che ci offrono una selezione di poesie in grado di dare al lettore un’immagine reale del percorso artistico di Maria Teresa Horta, da Espelho Inicial (1960) a Poesis (2017). Il lavoro è, inoltre, un omaggio dei traduttori ad António Fournier, andato vi prematuramente senza poter portare a termine questo progetto dedicato alla poetessa portoghese, a cui anche lui si stava dedicando.
“Sapore della vita” è questo amore, “abitato come se fosse una casa”, dove ogni verso profuma di passione fertile e libertà di movimento, parola e pensiero. Di meraviglia e nostalgia. E di vita.
“…
tornare al centro
nel centro
del tuo corpo
e lì
potersi addormentare
come nelle favole
…”
Marianna Zito