“ALDST. Al limite dello sputtanamento totale”, un inno ai ventenni di oggi al Teatro Fontana di Milano
“ALDST. Al limite dello sputtanamento totale”, andato in scena dal 2 al 4 febbraio presso il Teatro Fontana di Milano, è un monumento alle fatiche che i ventenni di oggi devono affrontare, un monologo allegro e frizzante che conquista lo spettatore con l’antico ma sempre attuale espediente della risata. La giovane, ma esperta attrice in scena è Viola Marietti, della compagnia Tristeza Ensemble, la regia è di Matteo Gatta e della stessa Viola Marietti; alla supervisione artistica troviamo invece Gabriele Gerets Albanese.
Il monologo riguarda le confessioni di una giovane donna al limite dell’esasperazione, a causa di una vita che non offre alcuna soddisfazione, e di rapporti complessi e privi di autentica comunicazione con i propri familiari. Ciò che maggiormente colpisce è il fatto che un simile malessere esistenziale non è provocato da alcun trauma o da un trascorso difficile: la protagonista avverte semplicemente l’inquietudine tipica delle ultime generazioni. L’elemento più caratteristico dell’opera è il linguaggio, uno slang giovanile, carismatico e irriverente, appartenente al registro basso, che non lesina con le espressioni gergali e il turpiloquio, proprio come sono soliti fare i ragazzi di oggi. Lo stesso titolo dello spettacolo contiene un’espressione scurrile, preannunciando tale caratteristica prima ancora che lo spettatore possa assistere allo spettacolo, che costituisce l’ingrediente principale utilizzato dall’autrice per creare comicità.
Colpisce particolarmente la voce di Viola Marietti, un timbro tendenzialmente roco, ma femminile. Il timbro diventa ancora più rauco quando l’attrice imita i membri della famiglia della protagonista, dei personaggi esilaranti e caricaturali. Ogni personaggio ha la propria cadenza e il proprio accento, le loro parole vengono amplificate mediante un microfono, che invece non viene utilizzato quando è il personaggio principale a prendere la parola. L’attrice è una ragazza dalla bellezza fresca, talvolta le espressioni del suo viso diventano caricaturali per esprimere la comica esasperazione della protagonista e l’emotività dei vari personaggi. L’alternarsi delle varie scene è scandito dal cambio dei costumi dell’attrice, che indossa abiti femminili semplici, forse per valorizzare il fatto che il personaggio principale è una persona qualsiasi, una semplice ragazza che diventa portavoce delle difficoltà di un’intera generazione. La protagonista ha sempre desiderato diventare una rockstar, e verso la conclusione dello spettacolo si trasforma realmente in un personaggio simile, con giubbotto di pelle, sigaretta accesa, occhiali scuri e tono di voce annoiato. Le scenografie sono sobrie e minimaliste: lucine natalizie, in quanto alcuni episodi sono ambientati nel corso di un cenone di Natale, e un guardaroba utilizzato per cambiare i costumi in scena. All’inizio dello spettacolo, al centro del palcoscenico, troneggia una sedia gialla, sulla quale la protagonista confida i propri dolori ad uno psicologo.
I ventenni di oggi vengono raffigurati come autodistruttivi, sconsolati e disadattati. Utilizzando il loro particolare gergo giovanile, potremmo definirli “incasinati”. La denuncia di tale situazione non deriva da una persona più anziana, ma proprio da una ragazza appartenente a tale generazione, una giovane attrice ventenne. Lo spettacolo può essere dunque considerato un’opera di denuncia e di satira sociale, che attraverso la tagliente arma della risata affronta tematiche molto serie, che riguardano una generazione che sembra essere sull’orlo di una crisi di nervi. Sorge spontaneo domandarsi quanti elementi della vicenda siano autobiografici, oppure a chi l’autrice si sia ispirata per creare così tanti personaggi eclettici.
Lo spettacolo è allegro e spensierato, è l’ideale per trascorre una serata all’insegna del divertimento. I temi trattati sono seri, ma non impegnativi, e soprattutto sono alleggeriti dalla comicità. L’opera può essere un’idea perfetta per trascorrere una piacevole serata tra amici e liberare la fantasia.
Valeria Vite
[…] Articolo pubblicato su Modulazioni Temporali. […]