“Alaska. Pasta Madre” – Il preziosissimo manuale di Ruth Allmann
“La corda del chiavistello è fuori dall’uscio ne è la pasta madre bollicchia nella pentola”.
“Alaska. Pasta Madre” (Slow Food Editore, pp. 130 + manoscritto originale, euro 16,50) di Ruth Collin Allman è un saggio di antropologia gastronomica, Pubblicato per la prima volta nel 1976 e riscoperto “dal padre della moderna fermentazione in Occidente, Sandor Katz”, per esaltare le qualità salutari (basti pensare al controllo dei livelli glicemici) e di panificazione di questo lievito naturale che, come ben sappiamo è anche un alimento storico, perché rientra nella categoria dei prodotti culturali e della tradizione religiosa cattolica, dove il pane è il nutrimento base offerto insieme al vino.
Ruth Allman ci racconta l’importante ruolo della pasta acida in un ambiente estremo, il Nord dell’Alaska e dello Yukon, dove ebbe inizio la sua vita di esploratrice insieme al marito Jack Allman e dove il lievito madre, grazie alla sua capacità rigenerativa associato ad acqua e farina, divenne una opzione economica per nutrirsi in un luogo dove vivere era difficile e le temperature sfioravano i 40 gradi sotto zero. Erano soprattutto i rudi pionieri dell’Alaska a utilizzarlo maggiormente e a trarne beneficio, lo avreste mai detto? In questo manoscritto, oltre alle abitudini dei minatori dell’Alaska, scoprirete le fonti di alcune ricette iconiche della cucina americana; come il pancake per la colazione, la cui ricetta base scoprirete essere diversa da quella che tutti conosciamo! E ancora waffle, torte, ciambelle, biscotti e tanti consigli preziosi!
È a gran richiesta che Ruth Allmann scrisse, a mano, questo manuale in cui racconta le sue esperienze e avventure con questo cibo magico, lasciandoci così tra le mani un libro ricco di aneddoti anche divertenti, leggende, ricette antiche e di sua invenzione. In appendice troviamo anche la riproduzione del testo originale, accompagnato da schizzi disegnati dalla penna dall’autrice stessa.
Marianna Zito