“Next Fall – Il prossimo autunno”, opera teatrale dello statunitense Geoffrey Nauffts che ha debuttato a New York nel 2009 oggi arriva nella capitale italiana, con la traduzione di Irene Viglione, al Teatro Trastevere, per la regia del giovane romano Davide Nebbia. In questa prima trasposizione italiana dell’opera d’oltreoceano, vediamo uno spaccato di vita americana che esamina il difficile conflitto esistenziale tra fede e scienza.

Luke e Adam sono una coppia gay: il primo, cattolico e credente, vede la sua omosessualità come una colpa e quindi un peccato da contare; il secondo, ateo, si rifiuta di credere alla visione così bigotta di un giudizio superiore. Con cambi scena e cambio costumi a vista, lo spettacolo, nei suoi due atti, rimbalza dal presente al passato con continui flashback in un arco temporale di quattro anni, facendoci scoprire le varie sfaccettature della storia della coppia fino ai giorni nostri, in cui Luke sarà ricoverato in ospedale dopo un incidente. Ai drammatici momenti del presente fanno da contraltare situazioni di leggera commedia del passato in cui si fanno chiari i rapporti tra i personaggi e si definisce l’importanza che essi assumono per il cardine della storia. Tutto impreziosito da dialoghi di acuta e pungente ironia e da tempi comici che strappano risate e applausi in più di una occasione, derivanti da un ottimo lavoro registico, nonché eccellente affiatamento tra gli attori che non si può non percepire; a questo proposito è degno di nota il lavoro sugli – e degli – attori: Federico Borroni, Elena Giambi Bonacci, Antonia Di Francesco, Marcello Paesano, Tommaso Paolucci, Alessandro Moser.

I minimi cambi di espressione, le pause, le sfumature curate e giustificate in ogni dialogo e in ogni situazione fa sembrare tutto molto “poco teatrale” e molto più naturale e credibile. Un dramma dall’amaro in bocca che lascia un sorriso sul volto dello spettatore. Due ore in cui c’è tanto da ridere ma c’è anche tanto da riflettere.

“Next Fall” sarà in scena dal 19 al 24 marzo 2019 al Teatro Trastevere di Roma.

V. M.