Al Teatro Studio Eleonora Duse di Roma il saggio degli allievi del III anno dell’Accademia Silvio d’Amico
L’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” presenta dal 4 al 9 febbraio 2020, al Teatro Studio “Eleonora Duse”, I pretendenti di Jean-Luc Lagarce, saggio del III Anno di recitazione curato dal regista Valentino Villa.
Suddivisi in due cast che si alterneranno in scena, i 24 allievi attori affronteranno la complessità linguistica e scenica del drammaturgo francese, tra i più rappresentati al mondo per la sua capacità di creare cortocircuiti e stridori tra le espressioni verbali e le formalizzazioni delle cerimonie borghesi, tra il perbenismo delle parole e l’ironia spietata ad esse sottesa. In particolare I pretendenti sembra svelare la vena più “politica” di Lagarce, quasi una contropartita rispetto al suo testo più conosciuto Juste la fin du monde, reso celebre dal film omonimo diretto da Xavier Dolan.
Una sera, all’interno di un’istituzione culturale di una qualunque città di provincia, diciassette personaggi s’incontrano per sostituire il direttore dell’associazione con uno più giovane e intraprendente, in presenza di un delegato del ministero venuto da Parigi.I dialoghi apparentemente innocui, in quella che vista da lontano appare come una insignificante vicenda, lasciano trapelare, se osservati con minuzia, la satira urticante dell’autore verso ambienti che conosceva bene.
«Con Francesco Mari, abbiamo pensato di costringere gli allievi a lavorare in uno spazio minimo: una stanza anonima, sperduta in un luogo altrettanto anonimo» racconta Valentino Villa «questa scelta li pone davanti ad un’immediata difficoltà ma aiuta la costruzione di un dispositivo capace di “zoomare” sulla parola recitata, sulle trappole e sulle verità che essa sottende. E più si è vicini al chiacchiericcio costante, formale e cordiale dei protagonisti di questa storia più si riesce a sollevare il velo che nasconde la violenza dei giochi di potere e dell’insopprimibile istinto di sopravvivenza. È, quindi, nella direzione di uno zoom sonoro che abbiamo lavorato anche con Hubert Westkemper mentre le luci create da Marco Alba cercano di restituire la claustrofobica asetticità di questo circolo chiuso le cui regole e i cui meccanismi sono solo vagamente percepibili dall’esterno. Per affrontare la sfida del movimento all’interno di uno spazio così ridotto e le maniacalità e idiosincrasie dei tanti personaggi ci siamo invece avvalsi della collaborazione di Marco Angelilli. Maria Sabato si è infine occupata dei costumi».
Costantemente presenti in scena i 17 attori diventano riflesso della costrizione delle regole: quelle loro imposte e descritte dalla penna di Lagarce. E proprio l’incontro e il gruppo sono in fondo punti cardine di tutta l’opera del drammaturgo francese. «Il lavoro con degli attori così giovani permette infine di mettere in luce una questione generazionale che sottilmente sembra attraversare I Pretendenti: quella di un vecchio mondo che viene soppiantato e sostituito dal nuovo. Come cambia il linguaggio? E come mutano le forme attraverso le quali si esercita il potere?»
I PRETENDENTI
Da Jean-Luc Lagarce — Traduzione di Gioia Costa
Allievi attori: Andrea Dante Benazzo, Cecilia Bertozzi, Anna Bisciari, Ciro Borrelli, Adele Cammarata, Lorenzo Ciambrelli, Anastasia Doagā, Marco Fanizzi, Federico Fiocchetti, Carlotta Gamba, Vincenzo Grassi, Enrico Elia Inserra, Ilaria Martinelli, Michele Enrico Montesano, Luca Nencetti, Elena Orsini Baroni, Davide Panizza, Sofia Panizzi, Diego Parlanti, Eros Pascale, Evelina Rosselli, Caterina Rossi, Giovanni Scanu, Lena Sebasti
Allievi registi: Andrea Lucchetta, Luigi Siracusa