“Al mondo” di Radclyffe Hall
Radclyffe Hall è un’attiva esponente della cultura europea dei primi anni del ‘900 dalle molteplici sfaccettature e decisamente fuori dalle convenzioni e luoghi comuni del tempo. Autrice di romanzi e poesie, con “Al mondo” (Fandango Libri 2018, pp. 117, euro 15), romanzo inedito e incompiuto, attraverso le vite dei due personaggi principali Elinor e Stephen, ci illustra la fine di un’epoca con tutte le sue regole e conformismi, spazzati via dalla prima guerra mondiale che stravolge e distrugge lasciando però, al suo termine, il sollievo e la volontà di potere e di potersi ricostruire.
Per Elinor e Stephen, il viaggio verso la consapevolezza di nuove e rigenerate opportunità è rappresentato dalla Hellas, la nave da crociera dove si incontrano. Entrambi soli e ai margini della società, l’uno specchio dell’altra, inizialmente disapprovano quei difetti e debolezze in cui si vedono riflessi. Stephen un solitario e cagionevole impiegato di banca, sempre ligio al suo dovere, assillato dall’asma che lo rende inabile alla guerra, per diversi anni, trova comunque soddisfazione e orgoglio nello svolgimento ripetitivo e rassicurante del suo lavoro. Ma la guerra – insieme alla sua asma – fa vacillare il suo mondo e le fragili certezze costruite con fatica. Immaginando di poter essere qualcosa di diverso, decide di intraprendere un viaggio intorno al mondo. Elinor è impiegata presso un uomo d’affari e rappresenta il nuovo modello di donna che faticosamente tenta di allontanarsi dal vecchio stereotipo di madre e moglie ma che, nonostante tutto, ancora non può sperare in un ruolo nel conflitto. Anche lei, seguendo la sua ambizione e il desiderio di vedere un giorno i suoi sogni avverarsi, intraprende la stessa crociera, accettando il lavoro propostole dal suo titolare.
I due si ritrovano, dopo essersi osservati e frequentai per buona parte del viaggio, in un confronto che li sorprende piacevolmente concordi nell’immaginare, con rinnovato ottimismo, il loro futuro. Infatti, l’essersi lasciati alle spalle le precedenti vite, liberi di farsi incuriosire e conquistare da nuove realtà, nonostante i reciproci limiti e debolezze, dà loro la forza e la consapevolezza di poter immaginare un destino diverso.
Cristina Basciu