“Addio al pianeta terra” di Luciana Martini
“Da qualche tempo Theo aveva preso l’abitudine di destarsi quando faceva appena giorno: gli pareva di aver avuto un grande spavento, nel sogno, o di aver corso un terribile rischio, solo in mezzo al buio, mentre dormiva. Il cuore gli batteva forte e le voci lontane nella notte avevano avuto un suono estraneo e misterioso come se non le avesse mai sentite”.
“Addio al pianeta terra” di Luciana Martini (rfb editore, pag.162, euro 16) è una storia raccontata interamente attraverso gli occhi di un bambino, che si trova costretto per paura di minaccia nucleare a fuggire per cercare rifugio in una casa sicura, sotterranea.
Un bambino sereno che con la sua famiglia affronta un viaggio incontrando paesi ormai disabitati, case abbandonate e con i soli animali di famigli rimasti soli a vegliare sui beni, persone disperate o briganti che cercano cibo o soldi. La famiglia, che fugge per ultima dal proprio villaggio, si dirige verso un possibile rifugio, una vecchia ferrovia sotterranea, in disuso da anni dove improvvisamente Theo, il protagonista, perde i contatti con i genitori.
Da questo punto in poi inizia il viaggio del ragazzo verso un posto a lui sconosciuto; lui che, diventato il personaggio principale del romanzo, ormai solo, incontra altri bambini soli, tra città chiuse, rocamboleschi spostamenti aerei e rifugi montani. La paura di un disastro imminente si fa strada tra i giovani che – scopre Theo – pur appartenendo in parte al “nemico”, sono esattamente uguali a lui. Di quello che li aspetta poco si sa, ma sola parola “radiazioni” lascia presagire la catastrofe che li potrebbe investire. Theo continua la ricerca dei propri cari fino alle ultime pagine del libro, quando un finale inatteso sorprenderà il lettore.
“Addio al pianeta terra” è un romanzo che si svolge in un tempo e in un luogo mai specificati, anche se – leggendo tra le righe – si potrebbe pensare a una ambientazione europea. Si tratta di un libro delicato, riflessivo e sorprendentemente moderno, anche se pubblicato per la prima volta nel 1965. Il giovane protagonista si trova ad affrontare, spaesato, tanti cambianti, come spaesati sarebbero stati anche gli adulti in analoghe situazioni.
Theo con le sue riflessioni, le sue paure, le sue insicurezze, ma anche le sue amicizie, la sua speranza trascina e coinvolge il lettore, di qualunque età.
Annalisa Coletta