AB-JOY – Il Pasolini di Silvia Martín e Guido Mazzon
“L’usignolo che canta ab-joy, per gioia” dove joy, in questa espressione provenzale, si conclama come ebbrezza poetica rappresentando l’espressione chiave di tutta la produzione pasoliniana, come egli stesso ha affermato “una nostalgia per la vita, che non toglie amore per la vita. Ma lo accresce”.
E con lo stesso spirito Silvia Martín e Guido Mazzon hanno cominciato e portato a termina questa raccolta intitolata appunto Ab-joy (Apollo Edizioni, 2018) in forma di un personale abbecedario poetico pasoliniano, dove ogni interconnessione – di logica o di distacco – è affidata alla sensibilità e al background culturale del singololettore. Un metodo ricostruttivo – ripreso dagli Scritti Corsari dello stesso Pasolini – che serve da stimolo, arricchimento o rilettura dell’eredità che il poeta friulano ci ha lasciato. Questo studio non segue un percorso cronologico ma racchiude in sé le sole regole narrative che permettono un approccio diretto, totalizzante e consapevole del lavoro di Pier Paolo Pasolini. Una lettura che si realizza nella visione intellettuale del lettore stesso ma che, al contempo, ruota costantemente su se stessa senza creare né un inizio né una fine, ma accentrandosi in un cerchio atemporale.
Non mancano fotografie rare e inedite per un meraviglioso e conclusivo “poema fotografico”, per la maggior parte appartenenti all’ArchivioFarabola, che ritraggono Pasolini in alcuni passi significativi della sua sofferta e incantevole vita.
Marianna Zito