A Roma gli artisti maledetti in mostra fino al 6 Aprile
Dopo Parigi e Milano la mostra di Modigliani, Soutine e gli artisti maledetti è ospite della capitale. Le opere esposte appartengono alla considerevole collezione di Jonas Netter il “mentore” che permise a questi talenti di sopravvivere alla miseria e di diventare tali. Più di 100 tele che ci portano a spasso nell’immutata bellezza della Parigi bohémienne dei primi anni del ‘900 che diventerà il centro dell’arte europea d’avanguardia.
La vita di questi uomini si svolge per il quartiere di Montparnasse, “un quartiere di pazzoidi”, come lo definiva Apollinaire e le loro creazioni nascono nei bistrot e tra i boulevard frequentati altresì dalle più geniali menti di quegli anni d’oro, tra cui Gertrude Stein, Hemingway, Cocteau, Ezra Pound, i Fitzgerald e Picasso. I pezzi della collezione a Palazzo Cipolla comprendono molti capolavori di Modì e tra i più rilevanti spicca il ritratto di Jeanne Hébuterne.
Jeanne è la sua giovane compagna che si toglierà la vita al nono mese di gravidanza perché non sarà in grado di sopportare la morte dell’amato colpito a 35 anni da una meningite tubercolotica. Troviamo, inoltre, le vedute del periodo bianco di Utrillo alcolista sin da giovane e ossessionato dalla figura della propria madre, Suzanne Valadon – presente anche lei con le sue opere – e ancora considerevoli olii di Soutine, poi Kisling, Fournier e altri.Questi “folli e dannati” anni parigini riescono a liberare i dolori e le angosce degli artisti maudits che si preparavano a dare vita ai capolavori di oggi. Assolutamente da non perdere.
Marianna Zito
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