3001 ODISSEA FINALE DI ARTHUR C. CLARKE
Fanucci, con il volume 3001 ODISSEA FINALE (pp. 256, euro 16), porta al termine la famosa saga di Arthur C. Clarke e le avventure del Dr. Floyd. La traduzione di Sergio Mancini ci ripropone lo scenario mille anni dopo l’ultima avventura dell’astronave Discovery che rivede i personaggi in un contesto più avanzato, dove l’umanità è stata travolta dal progresso scientifico e tecnologico che ci mette di fronte a una nuova società del futuro descritta con razionalità e forse in modo meno minuzioso rispetto ai volumi precedenti.
Grazie alle nuove tecniche del futuro, il corpo di Frank Poole viene recuperato dallo spazio e riportato in vita, ma l’astronauta si ritrova catapultato in un mondo che ormai non gli appartiene più e ha bisogno di qualcuno al suo fianco che lo aiuti a ricreare un contatto con la sua epoca, per prendere così parte alla sua nuova missione. Ritroviamo Dave Bowman e Hal9000 pronti ad avvisare che il Monolito sta per tornare in attività a discapito del genere umano, il tutto in un’ambientazione ricca di invenzioni e novità tecnologiche che vanno ben oltre la civiltà odierna a cui siamo abituati.
Arthur C. Clarke, che ha lasciato il nostro Mondo nel 2008 verso Galassie lontanissime, ha sempre mantenuto quella classe nello stile di scrittura che per molti anni non era caratteristica degli scrittori di fantascienza. Se autori ora classici come Philip K. Dick hanno rivoluzionato un genere di puro divertessement con tematiche adulte tra il politico e il sociale ma trascurando per alcuni versi la qualità dello stile narrativo, Clarke ha invece dimostrato come il destino dell’Uomo e dell’Umanità intera si potesse narrare con le parole della grande letteratura. E questo è uno dei motivi per continuare a leggere Arthur C. Clarke.
Giovanni Canadè