NASCE, CRESCE DESERTI di Sofia Bolognini
“Mi sfilo lentamente gli organi per appenderli
fuori ad asciugare. Li guardo sbattere al vento e mi
viene da piangere”.
Nasce, Cresce Deserti (L’Erudita, 2017) crea nella nostra mente – mentre leggiamo – immagini che si mutano simultaneamente in forma e in natura, in città e in palazzi, in vita e in morte. L’autrice Sofia Bolognini ci dona due racconti – La Ragazza col Girasole e Il mostro che Raccontava Storie – scritti in momenti diversi, ma invertibili o intercambiabili o conseguenziali l’uno all’altro.
Ci ritroviamo così man mano In Italia, poi a Roma o in qualsiasi altra città dove – senza via di scampo – la realtà è sempre la stessa: abbiamo ereditato un mondo che non si prende cura dei suoi giovani – dell’autrice stessa – che li lascia senza un futuro; un Paese che li frusta nudi da tutte le parti delineando così i confini di un amore nazionale totalmente finito, dove l’unica soluzione è partire e morire oppure accettare di morire.
La Bolognini, attraverso un linguaggio poetico postmoderno e grazie a due stili molto distanti tra di loro, ci mette visibili su un piatto sentimenti ed emozioni che si susseguono a velocità illimitata, alternando idee contrapposte: mancanza e distruzione da una parte, speranza e accettazione dall’altra; mentre la morte vuole impossessarsi di noi, noi cerchiamo rifugio nel disegno di un amore qualsiasi, senza definizione. Quindi, quella che nasce come una sorta di autobiografia diventa inevitabilmente una trama condivisa, la cui finalità ultima è la ricerca comune della luce oltre le macerie del mondo.
Sofia Bolognini è attrice, drammaturga e regista. Nel 2015, insieme a Dario Costa, dà vita alla produzione teatrale Bologninicosta, un progetto di ricerca sociale e artistica che si esprime attraverso il corpo, la musica e la parola.
Marianna Zito
Maggiori informazioni http://modulazioni-temporali.webnode.it/news/nasce-cresce-deserti-di-sofia-bolognini/